Secondo L’Equipe in casa Psg si complica il rinnovo del contratto del 32enne Di Maria, che è sempre piaciuto alla Juventus e soprattutto a Paratici.
Angel Di Maria, gioiello argentino del Paris Saint-Germain, potrebbe essere un colpo della Juventus che verrà. A confermare questa possibilità è il quotidiano francese L’Equipe e l’ipotesi – non fosse per lo stipendio del giocatore – reggerebbe tutta, visto che i bianconeri (pur vittoriosi ieri contro il Toro nel derby) continuano a non convincere pienamente.
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Un nuovo asso sulle corsie esterne per garantire genialità, cross, assist e gol? L’ennesimo colpo di Fabio Paratici a parametro zero? L’idea sarebbe proprio questa e sarebbe figlia di un rallentamento nelle trattative per il rinnovo del contratto del 32enne Angel Di Maria con il Psg, visto che il ds Leonardo starebbe pensando ad un ribasso dell’ingaggio e che il giocatore, per ora, non sembra gradirlo. Il 30 giugno 2021 (questa la scadenza dell’attuale accordo con il Psg) Di Maria sarebbe così libero di firmare un nuovo contratto.
Real Madrid e Manchester United restano alla finestra, ma la voce che piomba in Italia è quella di un avvicinamento di Juventus e Inter per una sfida nella sfida tra Paratici e Marotta. L’ostacolo maggiore? Certamente lo stipendio del giocatore, con i 13 milioni di euro lordi all’anno (netti sono circa 7) percepiti in questo momento da Di Maria. Difficile che la Juve, oltretutto in un periodo così difficile per gli investimenti importanti, possa puntare su un “over” dall’ingaggio fuori portata. Non sono però escluse sorprese.
Chi è Di Maria: vicecampione del mondo nel 2014 con la Nazionale Argentina, Di Maria è nato calcisticamente nel Rosario Central. Nel 2007 il suo passaggio in Portogallo al Benfica, poi grandi successi ovunque: Real Madrid dal 2010 al 2014, Manchester United dal 2014 al 2015 e cinque anni tuttora in corso in Francia al Paris Saint-Germain. Di Maria ha vinto inoltre con tanto di medaglia d’oro al collo i Mondiali Under 20 in Canada e le Olimpiadi di Pechino nel 2008.
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