Zenit San Pietroburgo – Borussia Dortmund 1-2 | Rimonta e ottavi per i tedeschi

I gol di Piszczek e del grande ex Witsel consente ai gialloneri di mister Favre di vincere in Russia. Lo Zenit San Pietroburgo si era illuso con la rete di Driussi dopo un quarto d’ora. Il Borussia chiude il girone al primo posto dopo aver rischiato il sorpasso a opera della Lazio.

L’esultanza dei tedeschi a fine partita – meteoweek.com

Il Borussia Dortmund compie l’ultimo passo necessario ad aggiudicarsi il proprio girone di Champions League. La vittoria in rimonta sul campo dello Zenit San Pietroburgo consente alla compagine guidata da Lucien Favre di confermare la propria prima posizione. Un passaggio fondamentale per cercare di ottenere un sorteggio un po’ più agevole, in vista dell’inizio della fase finale della competizione. E dire che la formazione russa, nonostante l’unico punto che ha portato al quarto posto matematico, ha dato la vita più difficile possibile ai tedeschi.

Dopo una prima occasione costruita da Brandt, la cui conclusione al minuto 11 è stata deviata in maniera provvidenziale da Rakitskiy, arrivava infatti il gol dello Zenit San Pietroburgo. Al 16′ Malcom vola sulla fascia e mette al centro per l’accorrente Driussi, che batte Hitz anche per via di una deviazione di Hummels. Lo svantaggio scuote i tedeschi che vanno a un passo dal pari con Hazard, il cui tiro velenoso viene deviato in corner da Kerzhakov. Il fratellino di Eden prova a scuotere la sua squadra, che però risente gravemente dell’assenza di un ariete come Haaland.

Lo Zenit San Pietroburgo riusciva a gestire nel migliore dei modi sia il possesso palla che il ritmo della partita. Dal suo canto, il Borussia Dortmund cercava in maniera poco efficace di dare fastidio alla linea difensiva, abile nel sopperire alla velocità degli attaccanti ospiti con un’ottima impostazione in campo. Poche le occasioni prima della fine del primo tempo, tra queste c’è un gol di Azmoun annullato giustamente per fuorigioco al 32′. Il finale di tempo è tutto del Borussia: al 42′ Bellingham manca clamorosamente il gol da pochi passi, due minuti dopo Reus colpisce il palo con un gran destro da fuori.

Driussi aveva illuso lo Zenit (e la Lazio) – meteoweek.com

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In avvio di ripresa lo Zenit San Pietroburgo sbaglia il gol del ko: Hitz è straordinario prima sulla botta di Kuzaev e poi sul tap-in di Ozdoev. Si vede però che il Borussia Dortmund sta gradualmente prendendo le misure all’avversario, forte della necessità di rimontare a causa del vantaggio della Lazio sul Brugge che vale il primo posto. Hazard si riaccende e cerca la porta di testa, ma il suo tentativo è facile da controllare per Kerzhakov. Il portiere russo, però, non può nulla al 68′ su Piszczek: il polacco si ritrova sui piedi la respinta del numero 41 russo sul tentativo di Hummels e non può sbagliare.

Neanche il tempo di rimettere la palla al centro e il Borussia va vicinissimo al vantaggio con il giovanissimo Moukoko: ci vuole un miracolo di Lovren per evitare il tocco vincente alla punta di mister Favre. Nel finale va dentro anche Sancho, i tedeschi si giocano il tutto per tutto e vengono premiati a 11 minuti dalla fine. Witsel può calciare dal limite quasi indisturbato e battere Kerzhakov, per il più classico dei gol dell’ex. Il finale è povero dell’attesa reazione dello Zenit, anzi Favre si rammarica per l’uscita zoppicante di Hazard. Ma può godersi il primo posto nel girone