Alessandro ricorda suo papà Paolo Rossi: “Il calcio è stata la sua vita”

Fuori dalla camera ardente all’obitorio dell’ospedale Le Scotte di Siena, Alessandro Rossi, figlio del leggendario Paolo, ha lasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti.

Federica Cappelletti e Paolo Rossi (Foto Instagram @cappellettifederica)
Federica Cappelletti e Paolo Rossi (Foto Instagram @cappellettifederica)

Commosso, afflitto, con gli stessi occhi di suo padre, Alessandro ha voluto rendere omaggio ancora una volta a Paolo Rossi– “Un papà fantastico, semplice ed umile“.

Nato proprio nell’anno del Mundial ’82, quello che consacrerà Pablito come uno dei giocatori più forti della storia del calcio, Rossi jr ha parlato della malattia del padre: “Era malato e negli ultimi giorni abbiamo dovuto ricoverarlo. Purtroppo la malattia ha vinto, ma lui non ha mai mollato. La routine lo aiutava a pensare un po’ meno a questa cosa che aveva. Il calcio, che è stata la sua vita gli ha dato una spinta in più anche in queste ultime settimane“.

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Paolo Rossi, il ricordo del figlio Alessandro

Mentre racconta cosa sia stato per lui il Paolo Rossi padre, ha gli occhi lucidi, tenta di trattenere le lacrime. Non sono mai momenti facili questi, un lutto è un qualcosa che si vive a modo proprio. Eppure in lui si rivede la dolcezza e la bontà del padre: “Mi ha insegnato il coraggio nell’affrontare la vita con amore. Mi ha insegnato ad essere altruista e generoso, a volere bene al prossimo. Mio padre era fatto così e ci ha amato veramente tanto“.

L’ex Pallone d’Oro se n’è andato nella notte tra mercoledì 9 e giovedì 10 dicembre, lasciando la moglie, la giornalista Federica Cappelletti, Alessandro e le due figlie Sofia e Maria Vittoria. Proprio a loro è rivolto l’appello del primogenito di Rossi: “È stato un grande papà, gli ho promesso che ci sarò sempre, soprattutto per le mie sorelline”- ha concluso.

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