Toro-Udinese | Giampaolo: “Dovremo essere lucidi”

Alle ore 18 l’importantissimo match Toro-Udinese potrà (e dovrà) sbloccare soprattutto i granata: ecco le parole di Giampaolo

Giampaolo (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Vittoria che manca da 7 partite, terzultimo posto in classifica, 24 reti subite in 10 partite nonostante buone prestazioni: ultima chiamata per il Torino. Alla vigilia di Toro-Udinese ha presentato il match il tecnico granata Giampaolo.

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Giampaolo: “Ci aspetta una partita ostica. L’Udinese è squadra quadrata e viene da un buon momento, con risultati importanti nelle ultime due trasferte con Sassuolo e Lazio. Noi dovremo essere lucidi e non dovremo guardare troppo l’avversario perché tutte le partite sono difficili. Inutile sottolinearlo, abbiamo bisogno di punti per la classifica e di virgole per sistemare i dettagli. Prima del derby volevamo fare un risultato pieno. Era un sentimento che io e la squadra avevamo già prima di cominciare la partita, durante la preparazione. Oggi è ancora così”.

Toro-Udinese, Giampaolo: “Se cambio giocatori è sempre per fare gioco”

Giampaolo e il dialogo con la squadra: “Io con la squadra parlo di contenuti e analizzo sempre le prestazioni, senza bluffare. I gol spostano i giudizi, ma noi dobbiamo prendere coscienza della situazione. Dobbiamo lavorare e parlare poco, perché non si vive di giustificazioni ma di fatti”.

La stima di Cairo non è terminata: “Fa sempre piacere ma bisogna portare a casa i risultati e per adesso non sono sufficienti come le prestazioni. Dovremo subire meno gol, ci proveremo e ci abbiamo lavorato, come martedì mattina, per un’ora intera”. Novità in difesa? Giampaolo: “Non è detto che si debba cambiare sempre. Nello specifico, a Milano aveva giocato Bremer come terzo di sinistra perché al cospetto c’era Lukaku e serviva forza fisica, gamba, tenuta fisica. Contro la Sampdoria, che giocava praticamente solo con un attaccante, ho optato per un palleggiatore, ecco la scelta di Rodriguez. Con la Juventus, dove era assente Morata ma c’erano attaccanti brevilinei e palleggiatori, ho optato per due palleggiatori come Lyanco e Rodriguez. Scelgo sempre in base alla volontà di fare gioco”.

Giampaolo in chiusura: “Momento difficile della mia carriera? Ne ho vissuti tanti e ancora ne vivrò. Il mio riferimento sono i calciatori. Per come si allenano, per l’affidabilità che dimostrano. Se parlo con fiducia e convinzione, questo sentimento si avverte. Ed è fondamentale”.