Esame Suarez, colpo di scena: “Clamorosa ammissione del calciatore”

Tutta la ricostruzione della vicenda: l’interesse della Juve per Suarez, l’esame-farsa, le intercettazioni, le indagini sull’Università e…un’ultima clamorosa novità

Luis Suarez (Photo by Denis Doyle/Getty Images)
Luis Suarez (Photo by Denis Doyle/Getty Images)

 

Una novità clamorosa a proposito dell’inchiesta riguardante l’esame-farsa di Luis Suarez, ex calciatore del Barcellona oggi in forza all’Atletico Madrid (con un trend di rendimento strepitoso). Il bomber si era ormai ritrovato in estate ad un passo dalla firma con la Juve fino a che…la stessa dirigenza bianconera non ha scoperto a trattativa in corso di avere a che fare a tutti gli effetti con un extracomunitario. Di conseguenza, sarebbe stato fondamentale per la Juve e per Suarez ottenere la cittadinanza italiana tramite il superamento di un esame. E quest’ultimo ha avuto luogo a Perugia all’Università per Stranieri il 17 settembre 2020. Dopo quel pomeriggio di cui si parla ormai da mesi, quel volo last-second Barcellona-Perugia effettuato con un aereo privato, ma soprattutto dopo quel quarto d’ora passato dentro l’Ateneo, tutto è davvero cambiato. Per Suarez, per i professori universitari e per la Juve. Tutti protagonisti di un’inchiesta che è ormai agli sgoccioli.

La ricostruzione: Juve-Suarez-Università, primi contatti a settembre

Tutto inizia ai primi di settembre, con la Juventus interessata ad acquisire le prestazioni di Luis Suarez ma bloccata dal suo status non comunitario che ne impedisce il tesseramento. Necessario il conseguimento del passaporto, attraverso un esame che certifichi la sua padronanza della lingua italiana. Federico Cherubini, Head of Football Teams and Technical Areas del club bianconero in virtù di una vecchia conoscenza, contatta Maurizio Oliviero, rettore dell’Università Statale di Perugia per capire se il suo ateneo tenesse gli esami di italiano necessari per la cittadinanza italiana di Luis Suarez. Stando alle ultime indiscrezioni anche Fabio Paratici, chief football officer del club di Corso Galileo Ferraris, avrebbe effettuato altri sondaggi telefonici.

Oliviero nei contatti evidenzia che la Statale non è abilitata per questo tipo di esami, e sente a tal proposito i vertici dell’Università per stranieri di Perugia, ovvero la rettrice Giulia Grego Bolli e poi il direttore generale Simone Olivieri. L’avvocato David Brunelli, che oggi assiste la rettrice Giuliana Grego Bolli, disse: “L’università ha pensato che potesse essere un momento di pubblicità per l’ateneo, che la presenza di una persona così famosa a Perugia potesse essere una buona occasione per farsi conoscere. Non c’è stata pressione”. La Grego Bolli e Olivieri quindi si attivano, intensificando i contatti con i dirigenti della Juventus, e con l’avvocatessa Maria Turco dello studio dell’avvocato Chiappero legale della Juventus. A questo punto dopo una serie di contatti, oggetto delle intercettazioni degli inquirenti, parte la macchina organizzativa dell’esame vero e proprio. Olivieri chiama Lorenzo Rocca, del Centro per la valutazione e la certificazione linguistica e dichiara “Mi ha chiamato Paratici, è più importante di Mattarella”.

Le intercettazioni e l’esame del 17 settembre: poi il retrofront della Juve

E così via ad altre dichiarazioni intercettate che fanno scattare un ulteriore campanello d’allarme per gli inquirenti come quelle professoressa Stefania Spina, tifosa Juventina che ha il compito di preparare Suarez all’esame d’italiano a distanza . “Passerà perché con 10 milioni a stagione di stipendio non glielo puoi far saltare perché non ha il B1“, oppure “Ci fa vincere la Champions“. E non mancano tra gli interlocutori anche riferimenti al risultato “Ti invitano in tribuna vip!“.

Si arriva così al 17 settembre 2020: il pomeriggio di Suarez all’Ateneo di Perugia. L’esame-farsa. L’arrivo con un volo privato. Il quarto d’ora all’interno della struttura. Le foto dei tanti giornalisti all’estero. Le risposte alle domande dei professori. Infine, la ripartenza veloce per Barcellona sfuggendo alle domande dei cronisti. Un esame dunque con domande che sarebbero state concordate in anticipo con il giocatore, sulla base di un trattamento di favore. E confermato da altre intercettazioni degli indagati come “L’abbiamo instradato bene, sta memorizzando parte dell’esame”, “Non coniuga i verbi, parla all’infinito”. Raffaele Cantone, procuratore capo di Perugia, parla di “esame farsa” appena cinque giorni dopo in un comunicato del 22 settembre. Pochi giorni dopo l’incredibile retrofront bianconero: Suarez viene di fatto “scaricato” dalla Juventus. Tempi troppo lunghi per il conseguimento del passaporto, con Paratici che pubblicamente afferma che il club ha virato su altri obiettivi (arriverà Morata). Nel frattempo però pochi giorni dopo il test sarebbe stato proprio il dirigente bianconero a contattare il rettore della Statale Olivero per ringraziarlo, con quella che è stata definita come una “telefonata di cortesia.

I primi indagati, la difesa della Juve, le dimissioni della rettrice

Intanto le cose si complicano per davvero. La Guardia di finanza è delegata ad effettuare perquisizioni dei locali e dei computer dell’università. Cinque gli indagati: la rettrice Giuliana Grego Bolli, il direttore generale Simone Olivieri, l’esaminatore Lorenzo Rocca, la preparatrice didattica che ha fatto da tutor a Suarez, Stefania Spina e Cinzia Camagna. Le accuse sono di falso ideologico e violazione di segreto. La Juventus si difende, spiega di non aver organizzato l’esame né il viaggio a Perugia di Suarez. L’avvocato dei bianconeri, Maria Turco, spiega di aver solo fatto da tramite fra il club e l’ateneo di Perugia. Il 4 dicembre la rettrice Giuliana Grego, il direttore generale Simone Olivieri, la professoressa Stefania Spina e Lorenzo Rocca vengono sospesi per otto mesi. Il 14, invece, si dimette la rettrice dell’università. Cinque giorni dopo, Suarez viene sentito in videoconferenza come testimone e ammette: “Conoscevo le risposte alle domande”.

La novità di oggi: il Gip conferma, “Suarez ha ammesso di aver ricevuto i file dell’esame”

Il Giudice per le indagini preliminari ha affermato che Luis Suarez aveva ricevuto in anticipo il testo dell’esame per ottenere la cittadinanza italiana. A riportare la notizia è ANSA segnalando che la ricostruzione è stata inserita nella richiesta di revoca della misura interdittiva applicata alla stessa professoressa Stefania Spina. Una ricostruzione che si basa sull’interrogatorio di Suarez, in cui il calciatore ha ammesso di aver ricevuto in anticipo tutti i file dell’esame. Sempre secondo ANSA, le indagini sull’esame sostenuto dal calciatore uruguaiano stanno volgendo al termine. Il passo successivo sarà la richiesta di rinvio a giudizio per gli imputati oppure l’archiviazione del caso.

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