Domenico Criscito capitano del Genoa si racconta in un’intervista in cui parla anche un interessante retroscena di mercato.
Domenica il difensore guiderà il Grifone nella trasferta più difficile dell’anno, quella contro l’Inter capolista. Giocherà la sfida in maglia rossoblu, ma il suo destino poteva essere ben diverso: “Per tornare al Genoa ho detto di no all’Inter – racconta Criscito – ma per il Grifone avrei detto di no a tutti. Volevo tornare a casa per questo ho rifiutato il rinnovo con lo Zenit”.
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Criscito, cuore di capitano “Il Genoa è casa mia”
Il suo legame con la città è ormai indissolubile: “Sono arrivato vent’anni fa – racconta ancora il capitano – all’epoca non conosceva questa città che oggi sento mia”. Una città che lo ha conquistato anche per la sua capacità di rialzarsi dopo i momenti difficili: “Il giorno del crollo del Ponte Morandi sono passato 10 minuti prima in auto proprio su quel ponte. Ogni volta che lo attraverso per andare all’allenamento il mio pensiero va alle 43 vittime. Il dolore non si cancella, ma ancora una volta Genova ha avuto la forza di rialzarsi”.
Mimmo Criscito nella sua intervista a Sky affronta poi i temi legati alla prossima sfida con l’Inter: “prima pensiamo a questa gara e poi al derby di mercoledì. Sarà una gara difficile, siamo sfavoriti, ma per noi è un test. Mancherà Hakimi, meno male perché ci sarebbe voluta la moto per tenerlo, ma l’Inter ha venticinque campioni, occorre comunque stare attenti”.
Infine il capitano parla di Davide Ballardini, il tecnico che ha rialzato il Genoa: “ci ha dato quella carica che mancava e siamo molto contenti di quello che stiamo facendo con lui”. E non potrebbe essere altrimenti, il Grifone non perde in campionato da sette gare, e ha una media di oltre due punti a partita da quando ha cambiato guida tecnica. Un filotto che ha permesso al Genoa di distanziare la zona retrocessione di dieci punti, una rimonta incredibile se si pensa che a inizio dicembre i rossoblu erano penultimi in classifica.