Il gol di ieri contro il Bologna potrebbe essere la fine del calvario di Manolo Gabbiadini, la Sampdoria è pronto a blindarlo.
Un mancino potente e preciso che si infila sotto la traversa. Una scarica di potenza e adrenalina per scacciare i fantasmi di una stagione complicata dagli infortuni. Manolo Gabbiadini ieri ha ritrovato il sorriso segnando il momentaneo 2-1 contro il Cagliari. Una rete che non è servita a portare a casa la vittoria, per questo nel post gara è rimasto un po’ di rammarico. La gioia però rimane e potrebbe rappresentare la fine di un incubo. L’attaccante della Sampdoria non segnava in campionato dal 22 luglio scorso, nel derby contro il Genoa, un digiuno lunghissimo dovuto ai troppi infortuni.
Sampdoria, Gabbiadini è tornato
Manolo Gabbiadini in questa stagione ha giocato infatti solo cinque gare in Serie A per un totale di 153 minuti. Pochissimo a causa di un’ernia inguinale che lo ha costretto anche ad un’operazione. Ai box da metà dicembre, ma tormentato dagli acciacchi anche da agosto a novembre, il mancino ha faticato molto per rientrare in gruppo, ma alla fine ce l’ha fatta e Ranieri appena ha potuto gli ha dato un’occasione. Il tecnico ha sempre detto che Gabbiadini è una risorsa importante per la sua Samp, per questo, forse, Manolo ha voluto abbracciare lui per primo dopo la rete contro il Cagliari.
Il peggio quindi è passato e già si ragione per il futuro. Nei prossimi giorni potrebbe arrivare la fumata bianca per il rinnovo del contratto. Il tempo non manca perché l’accordo attuale scade nel 2023, ma i blucerchiati vorrebbero arrivare subito alla firma, anche perché Gabbiadini avrebbe accettato di ridursi l’ingaggio da 1,1 milioni a stagione pur di restare in blucerchiato. Il club di Ferrero, così come tutti gli altri, sta cercando di contenere i costi perché il COVID ha messo a dura prova le finanze del calcio. Così l’idea è quella di ridurre il monte stipendi. Gabbiadini sarà uno dei pochi a decurtare il proprio ingagio, altri, come Audero per esempio, dovrebbero spalmare l’accordo su più anni in modo da “pesare” meno sule casse di Corte Lambruschini.