Ibrahimovic torna in Nazionale e scrive: “Il ritorno di Dio”

Zlatan Ibrahimovic torna a vestire la maglia della Svezia dopo quasi 5 anni. Fresco del successo di Sanremo, il 39enne saprà come ripagare la convocazione.

Ibrahimovic

Zlatan Ibrahimovic torna in Nazionale. Ad annunciarlo il commisario tecnico Janne Andersson,  che ha diramato la lista dei convocati per le partite contro Georgia, Kosovo ed Estonia. Le prime due sono valide per le qualificazioni ai Mondiali, mentre l’ultima gara è un’amichevole.

Non si è fatto attendere inoltre il commento di Ibrahimovic, che, sul proprio profilo ufficiale Instagram ha scritto :”The return of The God”. La scritta è accompagnata da una foto di Zlatan con la maglia svedese. Ecco il post.

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“Il ritorno di Dio”, così Zlatan Ibrahimovic ha festeggiato sui social la convocazione con la Svezia. Due buone notizie per l’attaccante rossonero: ha lavorato in gruppo verso il Manchester United ed è ufficiale il ritorno in nazionale. A 39 anni, dopo quasi cinque anni senza indossare la maglia svedese, è stato infatti inserito dall’ex nemico Andersson nella lista dei convocati per le sfide di qualificazioni mondiali.

Le parole del c.t. su Ibrahimovic

“È bello vedere che Ibrahimovic vuol tornare in nazionale”. Così il ct della Svezia, Janne Andersson, accoglie il rientro del 39enne attaccante Milan, che si era ritirato dall’attività internazionale 5 anni fa. “Non vedo l’ora di ritrovare la squadra – ha detto Andersson, dopo il rinvio degli appuntamenti di novembre per la pandemia – Quanto a Zlatan, è il miglior calciatore che abbiamo avuto a disposizione in questi anni e sapere che lui voleva tornare è stata un’ottima notizia. Oltre a quel che può dare in campo, ha un’esperienza incredibile e può trasmetterla al resto della squadra”.

Andersson non ha però voluto svelare i dettagli dell’incontro: “Ciò di cui abbiamo discusso rimane tra noi, almeno i dettagli della conversazione. Quello che posso dire riguarda lo spirito dell’incontro, è che abbiamo fatto una bella chiacchierata e ci abbiamo creduto, altrimenti non sarebbe qua. Ci siamo parlati, come forse mai fatto prima, l’uno dell’altro. Le parole al veleno su Kulusevski dei mesi scorsi? Ripensare ai vecchi rancori non serve a nulla. Abbiamo risolto ciò che era da risolvere, e abbiamo trovato un modo per andare avanti“.