“Non ci difenderemo” annuncia Fonseca a Kiev

La Roma è sbarcata a Kiev, dove domani affronterà il ritorno degli ottavi di Europa League, contro lo Shakhtar Donetsk. I giallorossi arrivano forti del 3-0 maturato all’Olimpico. Fonseca ha parlato in conferenza stampa.

non ci difenderemo
Fonseca a Kiev, altra città di cui conserva molti ricordi (by Twitter AS Roma)

La prima domanda è una curiosità e riguarda un quadro che le hanno regalato prima di andarsene dallo Shakhtar. Potrebbe raccontare la storia del quadro e le andrebbe di conoscere chi lo ha fatto?
“Il quadro è tuttora nella mia casa, qui a Kiev. Mi piacerebbe molto sapere chi sia l’autore, ma purtroppo non so nulla di lui”.

Nella conferenza precedente Castro ha indicato lei come un suo amico e raccontato la storia della vostra amicizia. Per lei anche sarebbe una partita contro un suo amico?
“Questa non è la mia partita contro di lui, noi siamo amici, a prescindere. Dopo la partita di andata abbiamo trascorso il fine serata insieme. Certo, in campo saremo avversari. Io ho grande stima per Luis ma durante la partita siamo avversari”.

“Non ci difenderemo”

Per domani, giocherete più offensivi o imposterete una gara difensiva?
“Non siamo venuti qua per difenderci, vogliamo vincere. Non possiamo dire di essere più attenti alla difesa o all’attacco. È importante difendere bene ma anche fare gol. Se facciamo gol sarà più dura per lo Shakhtar”.

Hai passato molto tempo qua. Puoi nominare i tre momenti più importanti di questo periodo?
“È difficile trovarne solo tre, ho vissuto qui tante situazioni. I momenti più belli sono legati alle vittorie, in campionato, in coppa o nella supercoppa. Ma ci sono tanti momenti che ricordo, difficile scegliere”.

Può anche fare un po’ di turnover? È tornato a casa giocando qua?
“Abbiamo fatto un buon risultato a Roma ma sappiamo le qualità dello Shakhtar e dovremo essere molto concentrati. Loro vogliono giocare per provare a ribaltare la situazione. Dobbiamo fare una grande partita per non avere brutte sorprese. Si, è un ritorno a casa per me. Mia moglie e mio figlio sono ucraini e hanno una grande relazione con il paese. Posso dire che sto tornando a casa”.

Sua moglie è molto legata allo Shakhtar. Lei era perplessa dopo l’andata?
“Come voi sapete mia moglie tifa lo Shakhtar. Ma quando sono arrivato a casa lei era molto contenta. Abbiamo parlato e lei voleva che vincessi questa gara. Dopo abbiamo detto che siamo tifosi attenti a quello che fa lo Shakhtar e quando possiamo li guardiamo. Ma contro la Roma entrambi vogliamo che vinca la Roma. Per questi eravamo contenti dopo la vittoria dell’andata”.

Sul mercato, qualche mese fa c’erano molti indizi che la Roma fosse interessata a Jaremcuk. E dicevano che lei fosse interessato. È  vero?
“Lo conosco e lo considero un buonissimo attaccante ma non abbiamo avuto interesse in questi mesi verso di lui. Se andiamo a leggere cosa scrivono qua in Ucraina, sembra che mi interessino un po’ tutti i loro giocatori, ma non risponde a verità. È un buon giocatore ma non ne abbiamo mai parlato”.

Si è parlato di almeno 5 giocatori dello Shakhtar a cui poteva essere interessata la Roma. Soprattutto riguardo Taison che andrà in scadenza. Qual è la situazione con la Roma?
“Lo Shakhtar ha molti giocatori che potrebbero giocare in Italia. In passato, l’altra stagione, avevamo seguito Taison, è vero. Adesso però non abbiamo parlato di nessun giocatore dello Shakhtar. Come cifra tecnica molti di loro ben figurerebbero nel campionato italiano, senza dubbio”.

Vi siete allenati sui calci di rigore? Ultimamente è lo Shakhtar che si è indebolito o la Roma che è diventata più forte?
“Sì, ci siamo allenati sui calci di rigore. Per me è difficile fare un’analisi sullo Shakhtar, che è una squadra fortissima che come sappiamo quest’anno ha vinto due volte col Real e pareggiato con l’Inter. Tutte le squadre hanno alti e bassi nel corso di una stagione, ma l’ultima gara mi risulta abbiano vinto una partita difficile per 4-0. Ma io devo guardare allo stato di forma della mia squadra perché domani sarà difficile. Sarà necessaria la massima concentrazione”.