La Sampdoria, stabilmente a metà classifica e lontana dalla zona retrocessione, lavora al futuro con il mirino puntato sull’attacco.
In questo momento nella rosa di Ranieri, il cui futuro in blucerchiato è in forte dubbio, ci sono cinque attaccanti di ruolo. Quagliarella, capocannoniere con i suoi 9 gol, Keita, brillante solo a tratti, Torregrossa, fermato da un infortunio in questo inizio di avventura a Genova, Manolo Gabbiadini, reduce da un anno difficile, e La Gumina, il meno utilizzato della truppa. In cinque hanno messo a segno 17 delle 37 reti blucerchiate in questo campionato, non molto anche perché solo Quagliarella ne ha infilate nella porta avversaria più della metà.
La Sampdoria e l’attacco che verrà
Così, pensando al futuro, il capitano sarà la base della Sampdoria che verrà. A 38 anni non ha nessuna voglia di smettere di giocare e continuerà a farlo a Genova. L’accordo per il rinnovo di contratto per un nuovo anno è pronto per essere firmato. La questione economica non è un problema, non si conoscono i particolari, ma sicuramente su quello la volontà di arrivare ad un punto di incontro non è mai mancata. Mancavano solo i dettagli della situazione tecnica, e qui è tutto chiaro: la Sampdoria non può prescindere da Fabio Quagliarella, Così nelle prossime settimane arriverà il rinnovo.
Più complicato capire chi giocherà insieme a lui. Resterà Manolo Gabbiadini, anche con lui l’accordo per il prolungamento è quasi pronto. Il problema è che nell’ultimo anno ha giocato pochissimo a causa di molti problemi fisici. La Samp ci punta ma al mancino va affiancato un elemento che possa dare maggiori garanzie a livello fisico. Dovrebbe restare anche Ernesto Torregrossa, in prestito dal Brescia con diritto di riscatto fissato a 7 milioni. La Samp lo ha inseguito a lungo, è l’unico con le caratteristiche dell’ariete anche se si è visto poco a causa di un problema muscolare da cui comunque si sta riprendendo. Molto probabile che venga convocato già per il prossimo match contro il Torino.
Molto più complicata la situazione di Keita. Il senegalese tra gennaio e febbraio è stato il trascinatore dei blucerchiati. Poi però è arrivata l’involuzione, resta il fatto che sotto l’aspetto tecnico non può essere criticato, ma il problema è a livello economico. Keita è di proprietà del Monaco, con dieci milioni si può riscattare, la cifra non spaventa ma il vero nodo è l’ingaggio. L’attaccante viaggia ad oltre due milioni a stagione, troppi per Ferrero e così il futuro dell’ex Lazio è tutto da scrivere. Difficile la permanenza di La Gumina, riscattato dall’Empoli ma da sempre ai margini delle scelte di Ranieri. Già a gennaio la Sampdoria ha provato in tutti i modi a cederlo, la prossima estate dovrebbe essere quella dell’addio.