Olympiacos, Martins: “Tutto si è deciso all’andata”

Il tecnico dell’Olympiacos commenta la gara vanamente vinta sul campo dell’Arsenal. Pedro Martins si mangia le mani per la grande occasione sprecata, anche se il più grande rimpianto riguarda la gara di andata.

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Pedro Martins non ci sta – meteoweek.com (photo by Getty Images)

Niente impresa per un Olympiacos capace comunque di espugnare il campo dell’Emirates Stadium per la seconda volta consecutiva. La compagine guidata da Pedro Martins riesce solo a metà nell’impresa. Servivano due gol senza subirne per riuscire nella seconda impresa nel giro di un anno. Alla fine è arrivato un solo gol, tra l’altro firmato dal solito El Arabi all’inizio del secondo tempo. E nonostante circa 40 minuti per tentare il clamoroso raddoppio e il conseguente come-back, la compagine del Pireo esce vincente ma eliminata. L’Arsenal, questa volta, passa il turno.

Andiamo a leggere le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico dell’Olympiacos Pedro Martins.

Il rimpianto per la gara di andata – “Penso che proprio il secondo e il terzo gol subiti in casa ci siano costati la qualificazione. Abbiamo ottenuto questa sera una bella vittoria. Per quanto riguarda l’impegno dei giocatori, non ho davvero nulla per cui biasimarli. Abbiamo giocato una grande partita, abbiamo dato il massimo e ci abbiamo creduto fino alla fine. Abbiamo fatto una grande partita e ovviamente se non avessimo giocato quel genere di partita ad Atene ci saremmo qualificati”.

La crescita di un intero club – “L’Olympiacos è ormai una grande squadra in Europa che può guardare negli occhi ogni avversario che affronta. In ogni stadio in cui giochiamo puntiamo a vincere. Non è stato facile questo doppio confronto perché abbiamo giocato contro un grande avversario. L’Arsenal è tra le squadre che lottano per vincere l’Europa League. È così che sarà il nostro futuro e abbiamo conquistato il rispetto di tutta l’Europa”.

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Una squadra decimata – “Penso che il nostro percorso in Europa sia stato spesso condizionato da molte assenze. All’inizio siamo stati colpiti dal coronavirus quando abbiamo perso Ba e Kamaras. Abbiamo perso El Arabi e Hassan. In un’altra partita cruciale mancava Valbuena. In un’altra partita cruciale abbiamo avuto delle assenze in difesa. Poi abbiamo pagato l’assenza di Rangjelovic e il fatto che Papastathopoulos ha dovuto ambientarsi. Il nostro cammino in Europa è stato fortemente influenzato dalle assenze sia dal coronavirus che dagli infortuni. In situazioni del genere , i dettagli giocano un ruolo molto importante”.

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La scelta della difesa a tre – “La scorsa settimana non abbiamo potuto farlo perché non avevamo Ba, e poi non avevamo bisogno di giocare in modo così aggressivo. Non abbiamo potuto giocare in questo modo all’andata anche perché le condizioni erano diverse. Oggi abbiamo avuto Ba e dovevamo andare a prenderci la partita. Volevamo che Kostas e Giorgos facessero di tutto e approfittassero degli spazi concessi sulle corsie laterali. Le esigenze e le condizioni erano diverse rispetto all’andata. Poi ho deciso di cambiare nuovamente sistema di gioco perchè la situazione è cambiata in campo. Oggi le condizioni lo hanno permesso e abbiamo potuto applicare questo sistema di gioco”.

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