Volandri si gode Musetti e Sinner: “Diversi e fortissimi”

Il nuovo capitano azzurro di Coppa Davis ha sottolineato la grande nidiata di talenti in Italia. Su Musetti e Sinner, Volandri intende fondare la nazionale italiana del futuro.

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Volandri sa bene di avere tante responsabilità – meteoweek.com (photo by Getty Images)

L’Italia del tennis sembra stia vivendo una fase a dir poco positiva e in costante crescita nei risultati e nella forza dei suoi giocatori. Quantomeno questa crescita, che poi si riflette negli stessi giocatori, la stiamo vivendo al maschile. Tra i big consolidati come Berrettini e Fognini e i giovani in costante miglioramento come Sinner e Musetti, di certo il movimento azzurro ne sta giovando e ne raccoglie i risultati. Il nuovo capitano di Coppa Davis Filippo Volandri, intervistato dai colleghi della Gazzetta dello Sport, ha voluto porre l’accento su questo momento florido.

Si parte ovviamente dal fenomeno della settimana, ovvero Lorenzo Musetti. Il capitano di Davis ha ammesso di averlo seguito con grande passione: “Non dormo da una settimana. Sono entusiasta della crescita del ragazzo, ha fatto un grande cambiamento, tanto lavoro sul gioco. E si vedono i risultati“. Volandri ha svelato qual è, secondo lui, la miglior partita affrontata dal carrarese in Messico: “Il match con Tiafoe è stato quello che da tecnico mi ha dato i segnali più importanti. Perché era l’avversario più insidioso e Lorenzo ha iniziato male. Però l’ha portata a casa pur non giocando bene e questo per un tennista è decisivo“.

Nella stessa settimana ha provato a fare strada a Dubai anche Jannik Sinner. Il vincitore di Melbourne 1 è stato fermato ai quarti di finale da un clamoroso Karatsev. Il capitano di coppa vede in lui grandissime qualità: “Jannik è un patrimonio incredibile per il tennis italiano. Ora è cresciuto, ha più esperienza. È naturale che faccia un po’ più fatica perché non è più lo sconosciuto di turno. Molti giocatori stanno imparando a conoscerlo e si preparano meglio quando sanno di affrontarlo.E forse sente un po’ di più il dovere di vincere, la pressione è naturale“.

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Come si può facilmente intuire quando li si vede giocare, Musetti e Sinner affrontano il tennis in maniera diversa l’uno dall’altro. Se non altro dal punto di vista del modo di giocare. Volandri, però, sottolinea che sul piano del sacrificio e della passione ci sono molti punti in comune tra i due talenti azzurri: “Sono diversi nello stile, sicuramente, ma molto simili nell’approccio al tennis. Per entrambi è la priorità assoluta. Hanno scelto di fare questo lavoro con il massimo della convinzione e della passione. Poi in squadra di stili ne abbiamo almeno tre“.

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Volandri: “Non solo Sinner e Musetti”

Naturalmente nessuno deve dimenticare che il tennista italiano migliore, ranking alla mano, è sempre Matteo Berrettini. Nonostante la sua decima posizione ben stabile nella classifica mondiale, Volandri punta su di lui non solo per il presente, ma anche per il futuro: “C’è Berrettini, che adesso è fuori per infortunio ed è pur sempre 10 al mondo. Lui è il giocatore moderno e potente, servizio e dritto. Poi c’è Lorenzo, che io chiamo “il difensore”, perché sta lì e si difende con pazienza per poi sferrare il colpo di grazia. E infine Jannik, “il Pistolero”, perché si piazza sulla linea di fondo e comincia a sparare le sue mine“.

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