La Roma perde malamente in casa contro un ottimo Napoli. “Una Roma senza coraggio” dice Paulo Fonseca ai microfoni di Sky, facendo anche un’autocritica preoccupante.
Una Roma largamente insufficiente, primo tempo shock, squadra lunga, imprecisioni, qual è la sua spiegazione? Forse non abbiamo la mentalità per lottare contro questo tipo di squadre. Primo tempo molto male, senza coraggio, non siamo esistiti. Secondo tempo molto diverso. La colpa è di tutti, non possiamo entrare in campo con questa mentalità, con questa paura.
E’ un ridimensionamento definitivo? Se non ci fosse stato il secondo tempo, direi sì. Ma visto che abbiamo cambiato atteggiamento, devo dire che non è così.
Ma lei ha capito il perché? E’ una questione di atteggiamento. Prima paurosi, poi tutto diverso. E’ una questione di mentalità. Non dico che non sia io il primo responsabile, ma è un dato di fatto.
Ma perché in Europa avete personalità e in campionato vi manca? Ovviamente stiamo parlando di questo. Non è facile pressare alto il Napoli, ma comunque è difficile spiegare come non si possa fare sui 90 minuti ciò che facciamo in 45. Poi si può anche perdere, ma almeno vorrei vedere più coraggio e personalità.
Per approccio sembravate non avere le caratteristiche in mezzo al campo per tenere botta come cattiveria contro la mediana del Napoli… Io penso che il principale problema del primo tempo è stato lasciare arrivare la palla nel corridoio destro senza pressione, dove giocava Mario Rui. Non lo abbiamo mai aggredito, per me è stata quella la chiave del brutto approccio del primo tempo.
Ci siamo alternati fra complimenti e critiche da inizio stagione, è un problema strutturale ormai. Lei cosa si rimprovera, a livello di preparazione? A parte che non c’è mai molto tempo per preparare le gare, manca la motivazione, evidentemente. E probabilmente io manco proprio su questo aspetto, che non riesco a motivare il mio gruppo.