Valentino Rossi, futuro tra GP e famiglia: “Sogno altri 2 anni in pista e un figlio”

Valentino Rossi è pronto al suo ventiseiesimo motomondiale. Quest’anno, tuttavia, correrà per la prima volta con la Yamaha Petronas, su una moto del team clienti. Il pilota, intanto, pensa al passato recente segnato dalla positività al Covid-19 e al futuro con Francesca Sofia Novello.

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Valentino Rossi, 42 anni, vuole continuare a togliersi grandi soddisfazioni (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)

I traguardi ancora da raggiungere, la pandemia di Covid-19 in corso ed un futuro roseo tra le braccia della sua famiglia. Valentino Rossi si è raccontato tra passato, presente e futuro. Il pilota è pronto a correre il suo ventiseiesimo motomondiale, che avrà inizio in Qatar tra poco meno di una settimana. L’ultima stagione — o forse no — la correrà a bordo di un team clienti, la Yamaha Petronas, oltre venti anni in classe regina. Quel che il futuro riserverà alla leggenda italiana, dopo quest’anno, è tuttavia ancora un rebus. A 42 anni, infatti, il Dottore non intende darsi per vinto e pensa già ad un’altra occasione ancora. Tutto dipende da come andrà quest’anno ed il campione iridato non vede l’ora di scoprirlo.

La prossima avventura di Valentino Rossi

Valentino Rossi ha parlato delle sue ambizioni, alla vigilia dell’inizio del motomondiale in Qatar, in una lunga ed interessante intervista concessa alla Repubblica. “Come pilota sono vecchio, ho qualche preoccupazione in più rispetto al passato ma è un’età bellissima in cui ci sto dentro alla grande. Ho qualche ruga, qualche capello bianco ma finché mi sento bene non mollo. Ho firmato ufficialmente per un anno, ma il mio obiettivo è di farne altri due. Molto dipenderà da cosa succede in questo 2021. Se mi diverto e riesco a lottare per vincere o per salire sul podio o magari se rimango solamente anche tra i migliori 5, allora continuo. Altrimenti lavorare così tanto non varrebbe più la pena”. E sull’accoglienza che gli è stata riservata alla Yamaha Petronas: “E’ uno spasso il clima che si respira nel nuovo team. Come andare a giocare a calcetto con gli amici”. Nel box, d’altra parte, ritroverà l’amico Franco Morbidelli.

Il quarantaduenne, inoltre, ha parlato di Marc Marquez, che salterà il GP di Qatar in quanto il suo staff medico non ritiene che abbia ancora del tutto recuperato dall’infortunio rimediato nella prima gara dello scorso mondiale, disputata a Jerez de la Frontera. Gli esperti non hanno voluto mettere a rischio l’omero in una competizione intensa dopo una inattività talmente lunga. “Personalmente — ha sottolineato Valentino Rossi il suo ritorno non cambia nulla per me e credo che presto tornerà anche più forte di prima. Ma in sua assenza, gli altri piloti più giovani sono cresciuti molto e non hanno più timore o particolare paura di lui”.

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La lotta contro il Covid-19

La pandemia di Covid-19 ha fortemente condizionato il mondo dello sport in questi mesi. Valentino Rossi stesso ha dovuto lottare contro il virus in prima persona. Momenti terribili, ancora vividi nella sua mente. “La domenica di Le Mans torno qui e vado a mangiare una pizza. Incontro questo ragazzo di Milano, ci conosciamo da tanto. E’ felice, mi racconta, ‘perché in città è un inferno ma mi sono appena arrivati i risultati del tampone: negativo’. Non so neanche se l’ho abbracciato o gli ho solo dato la mano. Però 2 giorni dopo mi telefona, ha un po’ di febbre: ahia, penso. Altri 2 giorni e mi sveglio con un mal di schiena bestiale e la temperatura alta. Alè, è andata. Respiravo abbastanza bene, mia madre era spaventata ma eravamo attentissimi, mi lasciava da mangiare e scappava via: se lo è preso anche lei, poverina. E’ stata dura perché ero isolato da tutto. Io, che da quando sono nato è sempre una festa, perché chiunque incontro mi sorride e mi sembra di portare allegriami sono sentito un appestato. Un diverso. Credo di aver capito cosa sia la solitudine: non mi era mai successa una cosa del genere”, ha raccontato.

Il peggio adesso è però passato ed il pilota ha avuto anche la possibilità di sottoporsi al vaccino. “Noi siamo dei privilegiati e io ho già potuto fare la prima dose di vaccino. È successo in Qatar, dove eravamo all’inizio del mese per i test: merito di un accordo tra il governo locale e i gestori del motomondiale. Con la prima dose non ho sentito nulla. Pfizer. La seconda la faccio sempre a Doha dopo la seconda gara, ai primi di aprile. Dicono che per chi è stato contagiato, può esserci qualche piccola reazione: non mi interessa, è troppo importante. Spero che lo facciano tutti e al più presto. Penso gli anziani. E ai miei genitori, che ormai cominciano ad avere una certa età. Ma anche ai ragazziPerché questa storia ci sta logorando“.

È inevitabile per lui pensare a coloro che purtroppo non ce l’hanno fatta. Uno su tutti Franco Gresini. “Che dolore. Credo che in tutti gli ambienti di lavoro qualcuno abbia perso una persona cara. Penso anche a Mirko Bertuccioli detto Zagor: era il leader di una band pesarese, i Camillas. Un grande amico e musicista. Aveva solo 5 anni più di me. Non è giusto”.

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Il futuro di Valentino Rossi

Valentino Rossi, infine, ha parlato dei suoi sogni. La famiglia al centro del suo futuro. Il pilota vorrebbe crearsi una famiglia con la fidanzata Francesca Sofia Novello: “Vorrei un bambino. È un po’ che ci penso, credo di avere trovato la ragazza giusta. Uno o due figli: si può fare. Anche perché dopo passano gli anni e ti annoi, così invece ne vale la pena. Ho avuto molte fidanzate con cui sono stato insieme diverso tempo: ma avevo capito subito che non ci avrei passato tutta la vita insieme. E in 3-4 situazioni mi sono salvato per un pelo. Con la mia morosa di oggi è una cosa diversa”. Il matrimonio, invece, non è uno dei principali pensieri del Dottore: “Io sono più interessato al figlio. Però se a un certo punto mi guarda negli occhi e mi dice: ‘Oh, dài…’, allora va bene“, ha ammesso.

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