Una delegazione della Nazionale italiana quest’oggi ha fatto visita, insieme a Gabriele Gravina, all’Ospedale Maggiore di Parma. Il numero uno della FIGC ha voluto ringraziare in prima persona gli operatori sanitari per ciò che stanno facendo nel corso della pandemia di Coronavirus.
L’Italia volerà nelle prossime ore a Sofia in vista dell’impegno di domenica contro la Bulgaria, valido per la seconda giornata di qualificazioni al Mondiale 2022. Prima di lasciare Parma, tuttavia, una delegazione della Nazionale ha fatto visita all’Ospedale Maggiore. Un onorevole omaggio agli operatori sanitari che, nell’ultimo anno, hanno lottato per preservare la salute della popolazione a fronte della pandemia di Coronavirus ancora in corso. In prima linea c’era Gabriele Gravina, numero uno della FIGC, che a fianco del governatore Stefano Bonaccini e del sindaco Federico Pizzarotti ha consegnato una maglia azzurra personalizzata alla struttura sanitaria. L’incontro si è svolto all’aperto e nel rispetto delle norme di sicurezza.
Gabriele Gravina ha voluto ringraziare in prima persona gli operatori sanitari dell’Ospedale Maggiore di Parma per l’impegno, la dedizione e lo sforzo straordinario che, assieme a tutti i medici e gli infermieri dell’Emilia-Romagna e d’Italia, continuano a garantire nell’assistenza ai pazienti. Già lo scorso novembre la Nazionale aveva fatto visita al Core, il polo onco-ematologico dell’Ospedale di Reggio Emilia.
“La visita all’Ospedale Maggiore – ha dichiarato il presidente della FIGC – è come se fosse il secondo tempo della partita di ieri. A Parma, come in tutte le altre città in cui gioca la Nazionale, continuiamo la nostra testimonianza di responsabilità, vicinanza e gratitudine verso chi, gli operatori sanitari in primis, lavora quotidianamente per il bene della collettività, a maggior ragione in questo momento di grande difficoltà e sofferenza. Lo Scudetto del Cuore è loro, lo hanno vinto sul campo“.
Il presidente della Regione Stefano Bonaccini, dal canto suo, ha ringraziato gli Azzurri e la FIGC: “Diciamo grazie alla Nazionale. Ancora una volta ha dimostrato attenzione e attaccamento alla nostra terra e soprattutto ai suoi straordinari operatori sanitari. E uniamo alla gratitudine per gli Azzurri e degli Azzurri anche la nostra. Siamo felici di essere qui insieme oggi, davanti a un ospedale che rappresenta l’eccellenza italiana in ambito di robotica applicata alla chirurgia. In un momento così difficile, quella maglia che tante emozioni è capace di darci e nella quale tutto il Paese si identifica, assume un valore ancora più grande. Inoltre, porta con sé un messaggio importantissimo di unità e fiducia. Lo sport, così come l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, ci insegnano come il fare squadra sia fondamentale. Alla nostra squadra azzurra e alla nostra squadra dei medici e degli operatori sanitari rinnoviamo dunque la nostra gratitudine e riconoscenza”.
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Gabriele Gravina, successivamente, ha commentato con orgoglio la vittoria ottenuta ieri sera dagli azzurri contro l’Irlanda del Nord: “E’ un buon inizio, era molto importante partire con il piede giusto. Quello della valorizzazione dei giovani è un progetto molto valido che rispecchia quanto ci eravamo prefissi nel momento in cui dovevamo dimenticare l’eliminazione con la Svezia nel 2017. Volevamo raccontare agli italiani una nuova storia che comincia a funzionare e piace. Dobbiamo continuare su questa strada perchè ora l’entusiasmo cresce e va coltivato. Quello che conta nella nostra impostazione strategica è il progetto che porta alla vittoria“, ha sottolineato.
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Il pensiero, tuttavia, adesso va all’assicurare la disputa delle gare degli Europei 2021 itineranti previste in Italia. Il dubbio, infatti, è che tale possibilità possa essere negata a fronte della mancata riapertura al pubblico degli Stadi. “Sono due anni che operiamo e investiamo sull’organizzazione degli Europei. Dobbiamo lavorare insieme perchè Roma difenda l’organizzazione delle tre-quattro partite che dobbiamo ospitare in Italia. Abbiamo dimostrato di poter centrare quest’importante obiettivo che dobbiamo completare con la presenza del pubblico. Siamo convinti – ha concluso Gravina – che entro il 7 aprile avremo un riscontro a questa nostra esigenza e richiesta che presenteremo alla Uefa che non potrà non tener conto che l’Italia, ancora una volta, ha fatto vedere di essere al passo con i tempi ma, soprattutto, una Federazione che riesce a essere centrale nel mondo dello sport e verso le forze politiche“.
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