La Bulgaria è la seconda avversaria dell’Italia alle qualificazioni del Mondiale 2022. I Leoni sono stati sconfitti nel primo turno contro la Svizzera e vorrebbero riscattarsi, ma non sarà semplice contro gli azzurri. Il c.t. Yasen Petrov ne ha parlato in conferenza stampa alla vigilia.
La seconda giornata del Gruppo C delle fasi di qualificazione al Mondiale 2022 in Qatar mette la Bulgaria di fronte all’Italia, reduce dalla vittoria di giovedì contro l’Irlanda del Nord. La compagine guidata dal c.t. Yasen Petrov, al contrario, nella gara d’esordio sono stati battuti tra le mura amiche dalla Svizzera, subendo ben tre reti in soli sei minuti. Adesso dovranno affrontare un’altra sfida parecchio ostica. Allo Stadio Vasil Levski arriveranno domani sera gli uomini del c.t. Roberto Mancini. La corazzata del girone, che non vuole commettere errori. Per provare a portare punti a casa i Leoni dovranno stare molto attenti e cercare di tendere delle insidie agli avversari.
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Il c.t. Yasen Petrov, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Italia, ha parlato delle condizioni fisiche dei suoi giocatori: “Valuteremo nelle prossime ore Kiril Despodov. Nella prima partita abbiamo deciso di non rischiare Andrey Galabinov. Non è stato molto bello quello che ci è successo nei primi 12 minuti della gara contro la Svizzera. Siamo stati travolti da un tornado. Non siamo riusciti a tenere sotto controllo l’andamento della sfida. Non ci scuseremo, però non è stato piacevole. La Svizzera voleva a tutti i costi vincere. Non siamo maghi, avevamo in campo 4 esordienti. E’ normale avere qualche difficoltà. Dobbiamo ripartire dalla reazione dei giocatori dopo l’intervallo“.
E sulla gara contro la Svizzera aggiunge: “Avevamo fatto dei programmi, ma tutto quello che volevamo non siamo riusciti ad ottenerlo nel primo tempo. L’atmosfera nella squadra è fantastica. Io sono una persona che si assume le proprie responsabilità. Possiamo combattere, possiamo reagire, possiamo dimostrare di sapere lottare con le unghie e con i denti. Dobbiamo dimostrarlo nella seconda partita, abbiamo avuto tre giorni per prepararci. La Svizzera è una macchina, una squadra cresciuta in 7 anni. Abbiamo fatto tanti errori in 12 minuti, errori infantili. I ragazzi hanno mostrato troppa voglia a causa della poca esperienza. Mi dispiace per questa sconfitta. Darò sempre sostegno ai miei giocatori. Li ho scelti insieme al mio staff, sono attualmente i migliori a disposizione e voglio aiutarli a migliorarsi. Trarremo le nostre conclusioni. Questa è una squadra nuova, voglio giocatori giovani e motivati per il mio progetto. Abbiamo bisogno di tempo“. L’allenatore ha chiesto inoltre che tutte le critiche vengano essere rivolte a lui e non ai giocatori, che hanno bisogno di supporto.
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La guida della Bulgaria adesso pensa al match contro gli azzurri. “Dovremo mostrare i denti e combattere contro l’Italia. Abbiamo una strategia per ogni partita. Ci saranno alcuni cambiamenti di formazione. Oggi abbiamo una sessione di allenamento in cui proveremo delle idee. Vogliamo dimenticare le cose negative e ripartire da quelle positive. Voglio che i ragazzi mi ascoltino di più e che siano mentalmente più positivi. Se non avessero reagito all’inizio del secondo tempo la Svizzera avrebbe segnato altri gol. Siamo ottimisti. Dobbiamo andare avanti, siamo preparati“.
“Giochiamo molto duramente ogni tre giorni, è inevitabile fare qualche cambio. Non voglio avere paura, voglio dimostrare che possiamo farcela. Voglio dimostrare che possiamo rispondere all’avversario. Dobbiamo essere positivi. Sosterrò i miei giocatori fino alla fine. E’ importante che ci sia supporto per loro, non per me. Poi il calcio è una psicologia, ci vuole il risultato per essere motivati. Noi sapevamo che gli svizzeri sarebbero riusciti a capirsi senza guardarsi. Se noi ci fossimo riuniti prima e avessimo avuto maggiore esperienza magari non sarebbe andata così. Le occasioni sarebbero potute arrivare più facilmente. Questo è stato il nostro primo scontro contro un avversario serio. Vogliamo ribaltare questo momento negativo, vogliamo avere fiducia. Non ho paura delle difficoltà“, ha concluso il c.t. Yasen Petrov.
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