Benevento, Inzaghi commenta il pareggio col Parma

Il Benevento di Inzaghi va due volte in vantaggio sul Parma, ma il gol di Man nel finale di partita fissa il risultato sul 2-2. Al termine dei 90 minuti, l’allenatore biancorosso ha commentato la gara in conferenza stampa.

Inzaghi Benevento
Filippo Inzaghi, allenatore del Benevento, durante la sfida di oggi [credit: Getty Images]
Il pareggio in extremis di Man rovina la festa del Benevento: la squadra di Inzaghi è andato due volte in vantaggio con Glik e Ionita, ma il gol dell’attaccante rumeno ha fissato il risultato sul 2-2. Nel mezzo la rete di Kurtic per l’1-1.
I campani rimangono comunque distanti dalla zona calda, arrivando a quota 30 punti, a +8 dal Cagliari 18esimo.
Al termine dei 90 minuti Inzaghi ha commentato il pareggio in conferenza stampa: ecco le sue dichiarazioni di seguito.

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La conferenza stampa di Inzaghi dopo Benevento-Parma

Dispiaciuto o soddisfatto?
“Prendere gol negli ultimi minuti lascia sempre l’amaro in bocca, ma nessuno aveva sottovalutato il Parma. Da gennaio in poi hanno cambiato completamente squadra, con questo organico dall’inizio si sarebbero salvati. Hanno gente molto forte di testa, sul secondo gol hanno fatto una prodezza e bisogna riconoscerlo. A me interessava vedere una reazione positiva dopo l’impresa di Torino. Archiviamo Parma e Juventus con 4 punti, tutti avremmo firmato. Le partita iniziano a diminuire, la salvezza si avvicina, ma l’atteggiamento non deve mai cambiare altrimenti ci complichiamo di nuovo la vita”.

Come mai solo tre cambi?
“Perché stavamo bene, non stavamo soffrendo e non serve cambiare tanto per cambiare. Avevo solo il dubbio sulla tenuta fisica di Ionita, ma ha dato una grande mano anche sulle palle inattive e nel gioco aereo”.

Lapadula-Gaich è una coppia proponibile?
“Se li ho schierati evidentemente sì. Ora però abbiamo recuperato Iago Falque e ci sono giocatori come Sau, Insigne e Caprari che stanno benissimo. L’atteggiamento conta più del modulo, 25 punti su 30 sono arrivati con il 4-3-2-1 e non dobbiamo dimenticare questa statistica. Avere la capacità di adattarsi, anche in base all’emergenza, denota umiltà e consapevolezza. Vogliamo raggiungere un grande obiettivo e ci sarà bisogno di tutti, ci regoleremo di volta in volta guardando gli allenamenti settimanali”.

Tanti gol su palla inattiva, si vede la mano dello staff tecnico.
“Mi preme ringraziare i miei collaboratori, ho dedicato anche a loro un riconoscimento prestigioso come la panchina d’argento. Simone Bonomi è addetto alla cura delle palle inattive, c’è un confronto continuo senza tralasciare alcun dettaglio. Quando andavamo a saltare li abbiamo messi in grossa difficoltà, peccato aver sofferto nella ripresa, ma anche loro hanno giocatori agili nel gioco aereo”.

Pareggio giusto, c’è qualcosa che non vi ha convinto?
“Il difetto è quello di non aver fatto il 2-0, abbiamo avuto una grossa occasione e potevamo archiviare la pratica in anticipo. Non dobbiamo dimenticare che ci sono anche gli avversari: tutti guardano e giudicano in base alla classifica, ma le individualità del Parma non valgono 20 punti. Faccio fatica a criticare i miei giocatori, Lapadula e Gaich hanno macinato chilometri su chilometri e ci può stare perdano lucidità al momento della conclusione. Dopo due anni fantastici bisogna mettere la ciliegina sulla torta, ragion per cui ci portiamo a casa questo punto e allunghiamo il vantaggio sulla terzultima”.

Che clima si respira nello spogliatoio?
“Vedere che i giocatori in panchina siano scattati in campo per abbracciare chi aveva fatto gol è la risposta migliore a questa domanda”.

Una bella Pasqua per il Benevento, è d’accordo?
“Assolutamente. Eravamo in serie B un anno fa, sapete tutti quanto sia difficile vincere in quella categoria. Vogliamo vincere il nostro scudetto che si chiama salvezza, lo meritano la città ma anche il direttore sportivo e il presidente”.

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