Stefano Domenicali e i temi caldi della Formula 1. Il nuovo presidente del Circus si è espresso a 360° sugli argomenti più attuali: dai progetti per il futuro all’eventualità di inserire il tetto ingaggi, senza trascurare l’imminente GP di Imola.
L’esordio a capo della Formula 1 ed i tanti impegni a cui dovrà rispondere “presente” in questa stagione. Stefano Domenicali ha ufficialmente dato inizio alla nuova avventura da numero uno del Circus due domeniche fa in occasione del GP in Bahrain. Un progetto quinquennale ambizioso, ma coerente con il momento che il mondo sta vivendo. La pandemia di Coronavirus in corso infatti ha condizionato fortemente il mondo dei motori. Grandi sfide attendono l’imolese.
Domenicali si racconta
Stefano Domenicali, in una lunga ed interessante intervista rilasciata al Corriere dello Sport, si è raccontato tra passato, presente e futuro. Ai nastri di partenza del racconto proprio l’inizio della nuova avventura da amministratore delegato e presidente della Formula 1. “In Bahrain è stato bellissimo. un’esperienza emozionante con emozioni contrastanti. Da un lato mi sembrava di avere vissuto un GP la settimana prima, dall’altro che fosse passata una vita. Certamente una grande responsabilità. Mi sono sentito felice quando mi sono reso conto che era stata una gara entusiasmante, con un grandissimo successo di audience. Una forte motivazione per guardare avanti, nonostante non sarà una stagione facile per via della pandemia“.
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Il progetto, al di là delle difficoltà, è ben definito: “Ho un contratto quinquennale e obiettivi precisi. Nel breve termine fare il campionato di quest’anno. E non è una cosa scontata. Nel medio termine operare scelte, assieme alla FIA, che spingano nuovi costruttori o partner tecnologici a entrare in Formula 1. Nel lungo termine rendere questo sport più emozionante e attraente in modo da ampliare il bacino di spettatori e degli appassionati, aumentare i ricavi del business in maniera significativa, rendere stabilmente la Formula 1 la piattaforma sportiva più tecnologicamente avanzata del mondo”. Una prima rivoluzione dovrebbe avvenire nel campo dei diritti televisivi, con l’inserimento delle piattaforme OTT.
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Tra le possibili novità che il numero uno della Formula 1 non vede di buon occhio, invece, c’è il tetto ingaggi per i piloti: “Ne stiamo parlando e ne parleremo nei prossimi mesi, nei prossimi anni. I piloti hanno una valenza speciale nel nostro sport e sono venti, non duecento o più. Due piloti sono la punta di diamante che racchiude le aspirazioni di una squadra con centinaia di persone. La straordinarietà di Hamilton e i rischi corso l’anno scorso in Bahrain da Grosjean, solo per fare due esempi, ci ricordano che il cuore dell’intero show sono loro”.
La tappa di Imola
Il pensiero di Stefano Domenicali adesso va al GP di Imola. La Formula 1 approderà tra due domeniche nella sua città di origine. “Mi spiace tantissimo che non ci sia il pubblico. Sono certo che avrebbe fatto il pienone. Imola mi dà sempre un pieno di ricordi. Ecco, se Imola ha possibilità per il futuro dipende da troppi elementi in ballo: certamente li valuteremo. Intanto – ha concluso – godiamoci la Formula 1 anche quest’anno. Non era mica scontato che tornasse”.