Franco Locatelli, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, ha parlato in merito all’apertura dello stadio Olimpico in occasione di Euro 2020.
L’Italia ha tempo fino al 19 aprile per confermare alla UEFA la presenza allo stadio Olimpico di almeno il 25% dei tifosi e assicurare così Roma come una sedi di Euro 2020. In caso contrario, le partite che si dovrebbero giocare in Italia verranno presumibilmente disputate altrove. È quindi cominciata una corsa contro il tempo, con la decisione finale che spetterà al nostro Governo. A parlare della situazione, ai microfoni di Radio Anch’Io lo Sport, è stato Franco Locatelli, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico: “Verrà fatto ogni sforzo per tenere la partita inaugurale degli Europei a Roma e di tutte le altre partite. Il CTS può dare tutto il supporto tecnico possibile poi la scelta è politica. Sarebbe auspicabile che la UEFA ci lasci più tempo perché è difficile fare una previsione in una settimana”.
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Il coordinatore del CTS ha proseguito: “Io credo che se riuscissimo a prendere una decisione sui primi giorni di maggio, potremmo prendere una decisione migliore. Fare delle previsioni a due mesi di distanza è impegnativo. App per il tracciamento? Sono uno strumento importante ma c’è da gestire anche la parte del trasporto pubblico. Gli eventi di massa sono i più difficile da gestire per quanto riguarda la salute di massa”.
Serie A, il CTS sulla possibilità aprire gli stadi la prossima stagione
Sui vaccinati a Euro 2020, il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico ha detto: “Si potrebbe ragionare di più su chi ha già ricevuto il vaccino ma senza travolgere le linee della campagna vaccinale”.
Locatelli ha poi parlato della possibilità di riaprire gli stadi in Serie A per la prossima stagione: “Me lo auguro perché riaprire gli stadi vorrà dire che avremmo fatto ripartire altri aspetti della vita sociale”.