Cagnotto sulle Olimpiadi: “Porte chiuse meglio di stop, tiferò per due azzurri”

Tania Cagnotto seguirà i Giochi Olimpici di Tokyo da spettatrice. La tuffatrice si è infatti ritirata a seguito della notizia della seconda gravidanza, ma non smette di seguire con passione le ultime sul mondo dello sport. 

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Tania Cagnotto al 77° Venice Film Festival (Photo by Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

La carriera da atleta di Tania Cagnotto si è interrotta ad agosto scorso. La tuffatrice, dopo avere optato per un primo ritiro a maggio del 2017, era tornata in vasca con l’obiettivo di prendere parte ai Giochi Olimpici di Tokyo, originariamente in programma nel 2020, nel sincro da tre metri. L’evento, a casa della pandemia di Coronavirus, è stato tuttavia rinviato all’anno in corso. Da qui il forfait della campionessa, la quale ha annunciato di essere in dolce attesa. “Sono incinta per la seconda volta quindi ho scelto la famiglia“, aveva scritto.

Poco più di un mese fa Lisa è venuta alla luce e la neomamma qualche giorno fa è apparsa per la prima volta pubblicamente dopo il parto in occasione della presentazione della linea di passeggini sportivi di Cybex, azienda di cui è testimonial. L’argento e oro olimpico di Rio 2016 non ha negato di guardare ancora con passione al mondo dello sport. È per questa ragione che Tania Cagnotto non vede l’ora che vadano in scena le Olimpiadi in Giappone, in programma a luglio.

Tania Cagnotto guarda a Tokyo

La campionessa originaria di Bolzano, ritenuta la migliore tuffatrice italiana di tutti i tempi, non mancherà all’appello ai Giochi Olimpici 2021, seppure da spettatrice. Ne ha parlato a 100 giorni dall’inizio dell’evento in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, in cui si è soffermata proprio sulle numerose difficoltà dettate dalla pandemia di Coronavirus ancora in corso. “Qualche dubbio sulla regolarità dello svolgimento ce l’ho. Purtroppo non siamo ancora all’avanguardia come efficacia dei vaccini. Non credo, però, che l’evento verrà rinviato nuovamente. O si farà o verrà definitivamente annullato. A questo punto, per gli atleti, meglio le porte chiuse che lo stop, anche se l’assenza di tifo sarebbe una disdetta. Capisco lo stress dei colleghi. Mi avessero tolto le Olimpiadi 2016 per me sarebbe stato un disastro emotivo“.

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E sulle possibilità che le competizioni si svolgano in sicurezza: “Le vaccinazioni degli atleti sono necessarie per permettere il regolare svolgimento. Ho fiducia nella scienza. Ora sto allattando, ma appena avrò il via libera del medico mi vaccinerò. Il Covid mi ha rovinato in parte la gravidanza. Per lo stress ho partorito con dieci giorni di ritardo“. Un’ansia simile probabilmente sta vivendo la collega Federica Pellegrini: “Per lei è già stato un trauma il rinvio di un anno. Quando non sei più giovanissima è complicato riprogrammare. Questa nuova attesa la snerverà nella stessa maniera. Per lei Tokyo rappresenta la chiusura di un cerchio. Dopo vorrà cambiare vita e aprire un nuovo capitolo“.

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La ex tuffatrice alla sua ultima Olimpiade in carriera: Rio 2016 (Photo by Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)

Tania Cagnotto dunque guarderà i Giochi e tiferà, ovviamente, per l’Italia. Una avventura inedita. “Quando sei tu protagonista – ha ammesso – non riesci a guardare gli altri sport. Ora, oltre ai tuffi, potrò godermi nuoto, scherma, ginnastica e pallavolo. Seguirò in particolare Jannik Sinner e Simona Quadrella. Nei tuffi per il momento il pass per le Olimpiadi lo ha ottenuto Noemi Batki. Se sarà confermata la Coppa del Mondo di maggio verrà come qualifica. Per le medaglie olimpiche sarà però durissima. Siamo giovani. Avere più atleti nelle finali sarebbe già un successo“. E ha aggiunto: “A 100 giorni da Tokyo aumenta l’adrenalina. Quell’obiettivo è al centro della vita di tutti gli atleti. Non si smette mai di pensarci“.

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Infine, l’ex tuffatrice ha parlato della possibilità di rientrare nel mondo dello sport da protagonista: “Ho provato ad essere atleta e mamma, ma è dura. Devi essere al 100% ed allenarti 6-7 ore al giorno. La pandemia ha reso tutto più difficile“. A preoccuparla adesso è anche il futuro dei giovani atleti: “Il Covid rischia di lasciare strascichi pesanti nei ragazzi. Non hanno più sfogo. Le discipline all’aperto e senza contatto non si sarebbero mai dovute fermare“.