Alla vigilia di Sassuolo-Fiorentina, il tecnico De Zerbi si presenta in conferenza stampa sereno, anche se non si risparmia qualche polemica. Ha già le idee chiare su come battere i Viola, e su Traoré e Boga…
Il tecnico Roberto De Zerbi, durante la conferenza stampa di Sassuolo-Fiorentina, ricorda con piacere la vittoria sul Benevento. Diventa però polemico quando si parla della classifica di Serie A. Secondo l’allenatore, infatti, sarebbe impossibile fare di meglio per i neroverdi, ma forse qualche punto in più in questo campionato lo si poteva portare a casa.
Riguardo l’avversario del 17 aprile spiega: “E’ una squadra che sulla carta e su tutto il resto è da considerare al livello nostro. Noi abbiamo una classifica diversa perché lavoriamo assieme da tanti anni. Non abbiamo stravolto la rosa come loro negli ultimi anni. È un progetto diverso, partito forse da meno tempo rispetto al nostro“.
Poi il tecnico neroverde invita a fare attenzione alle buone individualità: “La Fiorentina nell’organico ha giocatori di qualità. Hanno Vlahovic, Ribery e in panchina Kouame, in mezzo al campo Pulgar, Amrabat, Castrovilli, Bonaventura. E’ una squadra di qualità, anche se stanno passando un periodo delicato“.
De Zerbi sa già come affrontare Iachini. Spiega in conferenza stampa: “Aspettare non vuol dire non volere attaccare o non voler vincere la partita. Anche qua, bisogna differenziare tra tattica e strategia di gara, sono cose completamente diverse. La Fiorentina con Iachini ha dei principi di gioco chiarissimi e dopo hanno una loro strategia“.
Poi aggiunge, consapevole che il punto debole della Fiorentina è la difesa: “Noi siamo pronti a giocare contro squadre chiuse o contro squadre che ti vengono a pressare molto alto, quello che ne viene fuori dalla partita sono cose diverse ma hanno la stessa difficoltà, non è che una squadra che ti aspetta ti crea meno difficoltà, sono partite diverse“.
De Zerbi non dà indicazioni sui titolari che vuole schierare, però spiega la sua filosofia: “Spero che dopo il ‘confronto’ post-Torino, Boga e Traoré abbiano intrapreso la strada di diventare più maturi e affidabili. Lo spero per loro e per le loro carriere, perché sono dei talenti naturali ma devono andare a completarsi“.
Poi conclude: “Questo non lo devono a me o al Sassuolo. Lo devono a loro stessi per primo, perché se fanno quello step in avanti nessun obiettivo è precluso. Vedi Locatelli, Ferrari, la crescita di Muldur in questo anno e mezzo. È una cosa che loro devono cercare innanzitutto per loro stessi prima che per me o per il Sassuolo“.
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