L’Associazione Calciatori e la Superlega: “Preoccupati per conseguenze giocatori”

Dopo le Federazioni, la politica del calcio e non e i tifosi, adesso anche i calciatori si schierano contro la Superlega.

AIC
Un foto dal sito ufficiale dell’AIC

Dopo La Fifpro, associazione dei calciatori a livello mondiale, adesso anche l’Aic si schiera contro la nascita della Superlega. L’associazione che protegge i giocatori italiani è solo l’ultimo organo che si dice preoccupato per la creazione della nuova competizione, si è detto contrario anche il Premier Mario Draghi oltre che la Federcalcio.

“L’Associazione Italiana Calciatori prende atto, non senza preoccupazione, delle decisioni assunte nell’ambito del Progetto della Super League europea. In questo delicatissimo periodo storico di crisi pandemica, il nostro auspicio è che i nuovi format delle competizioni internazionali per club possano continuare a generare nuove e aggiuntive risorse, senza minare gli aspetti solidaristici e la competitività dei campionati nazionali, patrimonio dello sport e dei tifosi, che dovranno necessariamente essere preservati e potenziati”.

I calciatori contro la Superlega

Parole che spiegano il “no” alla competizione che andrebbe a toccare sul vivo proprio i calciatori. Fifa e Uefa sono d’accordo sul fatto che i giocatori che prenderanno parte con i loro club alla Superlega non potranno vestire le maglie delle proprie Nazionali per Campionati Mondiali ed Europei.

LEGGI ANCHE: Ceferin contro Agnelli: “Mi ha deluso più di tutti gli altri”

LEGGI ANCHE: Liverpool, United, Real e Tottenham: i tifosi contro la Superlega

E proprio queste la preoccupazione dell’AIC è in forte salita: “AIC non nasconde, inoltre, la seria preoccupazione per le eventuali conseguenze disciplinari e sportive che potrebbero derivare in capo ai calciatori, loro malgrado coinvolti dalle scelte dei Club di appartenenza. Ci impegneremo in ogni sede, insieme ai nostri colleghi dei sindacati europei e alla Fifpro, per garantire che ogni decisione in merito sia assunta all’esito di processi decisionali equilibrati e condivisi tra tutte le parti coinvolte”.