Verona, Juric: “Non abbiamo pancia piena, mancano giocatori forti”

L’Hellas Verona incassa il terzo ko consecutivo nel turno infrasettimanale valido per la 32a giornata di Serie A. Gli scaligeri sono stati battuti tra le mura amiche dalla Fiorentina, che lotta per la salvezza. Il tecnico Ivan Juric, al termine del match, ha commentato la prestazione della sua squadra.

Juric
Ivan Juric, allenatore dell’Hellas Verona (Photo/Getty Images)

La gara di apertura del turno infrasettimanale valido per la trentaduesima giornata del campionato di Serie A non ha regalato gioie all’Hellas Verona. Gli scaligeri sono stati infatti sconfitti tra le mura amiche dalla Fiorentina. Andati sotto di due gol – firmati da Vlahovic Caceres – non sono riusciti a ribaltare il risultato. La rete messa a segno da Salcedo al metà del secondo tempo non è stata sufficiente per portare a casa punti. La stagione ha ormai poco da regalare ai gialloblù (al nono posto, al sicuro dalla zona retrocessione e ben lontani dalla zona Europa League), i quali tuttavia nelle prossime gare dovranno impegnarsi per terminarla nel migliore dei modi.

Juric nel post gara

Ivan Juric, intervenuto in conferenza stampa al termine del match, ha commentato la sconfitta: “Anche con la Samp avevamo dominato in tante cose, poi è andata male, oggi di nuovo. In passato qualche partita ci è andata bene, ultimamente ci è andata male e mi dispiace per i ragazzi. L’espressione del gioco, però, mi soddisfa. Uno da fuori può pensare che il Verona ha la pancia piena. Ma chi ha visto la prestazione di oggi vede che la squadra gioca, vuole fare tutto. Ci sono limiti che stiamo pagando, ma non è così. Con la Lazio abbiamo perso all’ultimo minuto, oggi dopo molte occasioni abbiamo preso gol al primo tiro“.

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Nel secondo tempo, inoltre, anche un po’ di sfortuna. Gli scaligeri non sono riusciti a concretizzare nell’ultimo passaggio: “Mi viene da pensare all’azione fantastica di Bessa o la grande parata su Lasagna, ci sono momenti in cui il campione può risolvere come per esempio nell’Atalanta. Volevamo fare una grande prestazione e l’abbiamo fatta, è mancato il risultato. Quando vinci sei un fenomeno, adesso è un momento che va male. Noi quest’anno eravamo molto concentrati sul non rischiare niente e sul fare risultato, badavamo tanto alla concretezza per sfruttare le pecche degli avversari. Adesso abbiamo migliorato molto il gioco però non siamo ancora così solidi come vorrei. La strada è giocare bene, cercare di non perdere la cattiveria agonistica per diventare una squadra forte“. E su ciò che manca alla sua squadra: “Giocatori forti. Se vuoi essere forte, altrimenti se vuoi lottare per la salvezza è una squadra competitiva: ci siamo salvati con dieci giornate d’anticipo, ed è una cosa bellissima. Per fare il salto serve una base solida e aumentare la qualità“.

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Infine, l’allenatore dell’Hellas Verona ha commentato gli ultimi risvolti relativi alla Superlega: “Speriamo sia naufragata. Non mi piace, chi ama il calcio non può apprezzarla. Il mio presidente non va mai un euro sopra, siamo sempre precisi, altri lo fanno in allegria e devono fare qualcosa. Poi togliere queste emozioni a una città… Non ho parole. Sono d’accordo con De Zerbi. Arrivano delle proprietà che vedono il calcio come business, ma il calcio non è NBA. Qua c’è passione, amore. Così non si fa, piuttosto bisogna abbassare gli stipendi, stare attenti nella gestione“.

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