ATP 500 Barcellona: Fabio Fognini ci ricasca e viene squalificato

Fabio Fognini si arrabbia  per un fallo di piede, nel secondo set, nel match contro Zapata Miralles ed è escluso dal torneo

ATP 500 Barcellona Fabio Fognini
Fabio Fognini ci ricasca e viene squalificato Credit Foto Getty Images

Nel match del secondo turno Fabio affronta Bernabe Zapata Miralles, numero 147 Atp. Lo spagnolo inizia bene concedendo poco e attaccando tanto. Fognini sembra non essere in partita e dopo due palle break salvate subisce il break nel secondo game. L’andamento non cambia nel corso dell’intero set, il ligure è in evidente difficoltà sotto i colpi di Zapata che non accenna ad abbassare il ritmo. Nel secondo set Fognini spreca tre palle break, perde il servizio e finisce sotto 3-0. Ora inizia la partita dell’italiano che con le motivazioni giuste riesce a rimontare lo svantaggio portandosi 4-3. Ma al controbreak del 4-4 esplode e dice qualcosa al giudice di linea che richiama l’attenzione del giudice di sedia. L’azzurro viene squalificato.

Leggi anche -> Tennis, il torneo del Roland Garros slitta di una settimana

Fognini: “Oggi ho pagato per qualcosa che non ho fatto

A fine partita il tennista ha voluto parlare con la stampa, in maniera virtuale, con la quale molto tranquillamente ha spiegato: “Ero qui per giocare a tennis, per lottare in campo: anche se stavo perdendo, non importa. Ma quello che mi hanno fatto oggi è stato qualcosa di inspiegabile. Tutti sanno il mio temperamento in campo, ho fatto tante cose nel corso della mia carriera, ho detto tante cose. Tuttavia, oggi stavo perdendo 6-0, 3-0 e non avevo detto quasi nulla, in maniera quasi sorprendente“.

Leggi anche -> Ranking ATP: Sinner ottiene il best ranking

Il ligure continua: “Sono sbalordito da quello che è stato deciso dall’ATP, dal giudice di sedia e dal supervisor. Ciò che mi hanno fatto oggi è inesplicabile, e posso garantire che andrò in fondo alla faccenda. Oggi ho pagato per qualcosa che non ho fatto È la prima cosa che tutti dovrebbero sapere. Questa storia non finisce qui. E tutta la vicenda è stata gestita in maniera pessima. Non ho insultato nessuno. Potevano darmi un penalty point, invece mi hanno impedito di continuare giocare“.