I tifosi del Bari hanno appeso uno striscione per lamentare la scarsa resa nell’attuale campionato di Serie C. Non ci sarebbe nulla di male, se la situazione non fosse trascesa a minacce di morte e agguati. Ecco cosa è successo.
“Se non ci credete, questa fine farete“, corredato da una testa di maiale. È eloquente ed inaccettabile la minaccia di morte appesa dai alcuni tifosi del Bari su uno striscione fuori dallo Stadio San Nicola, dopo la sconfitta 3-0 con il Turris. E pensare che i biancorossi si trovano in zona playoff, e potranno lottare per guadagnare la promozione in Serie B.
I biancorossi, però, non stanno avendo un buon rendimento. Nelle ultime 9 partite hanno vinto solo due volte, e gli ultimi tre punti sono arrivati con una squadra in zona retrocessione. La squadra sta senz’altro vivendo un periodo difficile: dopo il pareggio 2-2 con il Palermo del 18 aprile, il tecnico Carreri è stato esonerato.
Bari, prima dello striscione c’è stato l’agguato
Manca ormai solo una giornata alla fine del campionato di Serie C, ma per i tifosi del Bari dal 25 aprile il clima si è surriscaldato. A ricostruire l’accaduto è La Gazzetta dello Sport: “Una cosa è certa: la spirale di violenza contro il club biancorosso e i suoi protagonisti era partita fin da domenica sera, allorché era stato organizzato una sorta di agguato“.
Ecco i dettagli dell’incredibile notizia: “All’altezza del casello autostradale di Bitonto (una decina di chilometri da quello di Bari Nord), i tifosi hanno organizzato un fitto lancio di fumogeni, lanciati da un ponte sovrastante il casello, all’indirizzo del pullman della squadra. Solo un grosso spavento, nessun danno“.
Minacce a @sscalciobari, presidente #LegaPro @FrancescoGhire2: “Questo non è calcio” ▶️ https://t.co/5De5rFelnC#SerieC pic.twitter.com/Vz9YyTU1tz
— Lega Pro Official (@LegaProOfficial) April 28, 2021
Serie C, Ghirelli: “Quanto successo al Bari è inaccettabile”
Bisogna però sottolineare che la Digos è dovuta intervenire, con un paio di volanti, per riuscire a scortare il pullman del Bari fino allo Stadio San Nicola. Il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli è durissimo a commentare l’episodio all’ANSA: “Quanto successo non ha nulla a che vedere con il calcio. È un ingiusto atto violento e criminale“.
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Poi ha concluso, cercando di stemperare la polemica: “Voglio davvero sperare che questo resti un episodio isolato, che il presidente De Laurentiis e i calciatori del Bari possano proseguire il campionato in un clima di serenità e sicurezza. Non dimentichiamoci che il calcio è pur sempre un gioco“.