Udinese, Marino tuona: “Arbitro condizionato dalle proteste della Juve”

L’Udinese ha incassato una sconfitta contro la Juventus nella 34a giornata di Serie A. I friulani, dopo essere andati in vantaggio al 10′, sono stati rimontati da una doppietta di CR7 nel finale. Il ds Pierpaolo Marino, al termine della gara, si è scagliato contro il direttore di gara.

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Pierpaolo Marino, direttore sportivo dell’Udinese (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Brutta beffa per l’Udinese nella trentaquattresima giornata del campionato di Serie A. I friulani, impegnati tra le mura amiche della Dacia Arena contro la Juventus, sono stati in vantaggio fino agli ultimi minuti del match in virtù di un gol realizzato da Molina al 10′. Una doppietta di Cristiano Ronaldo, tuttavia, ha rovinato i giochi dei friulani. Il primo gol è stato messo a segno su un calcio di rigore assegnato agli ospiti a seguito di un fallo di De Paul dalla barriera sugli sviluppi di un calcio di punizione. Il secondo, invece, è arrivato di testa all’89’ su un cross diretto sul secondo palo. Si sono infrante così le speranze degli uomini guidati da Luca Gotti di conquistare l’impresa.

Marino nel post gara

A intervenire ai microfoni della stampa al termine del match è stato il direttore sportivo Pierpaolo Marino. Quest’ultimo si è scagliato nei confronti della direzione arbitrale, ritenendo errate diverse decisioni della terna. “La punizione di Ronaldo che ha determinato il rigore era a nostro favore. Cuadrado fa fallo su Stryger Larsen, non accade l’inverso“, ha tuonato. Parole dure nei confronti di Chiffi, il quale a suo parere sarebbe stato condizionato dalle proteste della dirigenza della Juventus da bordocampo. “Sono nervoso, abbiamo fatto una grande partita, all’83’ c’è un’ingenuità di De Paul? Io dico anche dell’arbitro. E’ un errore grossolano, regalarlo a Ronaldo non può passare inosservato“, così ha rincarato la dose”.

Pierpaolo Marino, dunque, si è detto sicuro della sua teoria. “C’è stato condizionamento: alla fine del primo tempo c’è stato un assalto a Chiffi perché non ha dato un minuto di recupero da parte di dirigenti, preparatori, allenatori. Sembrava avessero perso per il mancato recupero. Sono cose che appartengono a un calcio di altre epoche e non va bene. Ci sono stato e lo biasimavo – ha concluso – allora come adesso“.

Gotti: “Nulla da recriminare ai miei”

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Luca Gotti, allenatore dell’Udinese (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Meno nervosismo da parte di Luca Gotti in conferenza stampa al termine del match. Il tecnico dell’Udinese si è detto soddisfatto della prestazione della sua squadra, soprattutto in termini di mentalità. Resta il rimpianto per non avere chiuso il risultato nonostante le numerose occasioni avute nel secondo tempo. “Per larghi tratti del match non c’era l’impressione di una Juventus pericolosa“.

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E sulla punizione che ha portato al calcio di rigore realizzato da Cristiano Ronaldo: “Già dal campo la sensazione era che non ci fosse, poi però l’arbitro era in buona posizione per decidere, rivedendola viene l’amaro in bocca“. L’allenatore dell’Udinese è consapevole però del fatto che in quel caso in VAR non sarebbe da regolamento potuto intervenire. Non è tuttavia l’unico episodio negativo della stagione. È infatti il quinto rigore ai danni dei friulani in cinque partite. Anche quello contro il Cagliari non c’era. “Quindi tu lavori tanto però poi per alcuni episodi così la perdi. In settimana abbiamo avuto un confronto con Rocchi per condividere un percorso, ci ha spiegato gli episodi, condividendo si migliora“.

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Nessuna condanna infine anche per l’estremo difensore Scuffet, chiamato quest’oggi a sostituire lo squalificato Musso. Il portiere sul secondo gol avrebbe tuttavia potuto fare qualcosa di più. “Non ho visto bene dove è passata la palla. Mi è piaciuto molto, ha dato sicurezza, spesso è uscito nel traffico. Ha gestito bene il pallone con i piedi, è un peccato anche per lui essere penalizzato oltremodo dal risultato“, ha concluso Luca Gotti.