L’addio quasi certo di Pirlo apre la corsa alla panchina della Juventus, Allegri resta un nome caldo, ma non l’unico per la Vecchia Signora.
Quarto posto e Coppa Italia, la Juventus ha un doppio obiettivo per il finale di stagione, ma tutti si chiedono cosa succederà dopo la fine di questa annata. La delusione è palpabile, fuori dalla Champions agli ottavi e quasi mai in lotta per lo Scudetto, finito sulla maglia dell’Inter, c’è chi sussurra che la rivoluzione sia dietro l’angolo. Tremano perfino Agnelli e Paratici, mentre chi è quasi sicuro di essere al capolinea è Andrea Pirlo. Il tecnico alla prima stagione ha fallito gli obiettivi e così lascerà.
Mercato Juventus, sfida Allegri-Zidane per la panchina
I candidati forti alla sotituzione in questo momento sono due. Il primo è Massimiliano Allegri, il preferito di Agnelli con cui il presidente ha già avuto dei contatti. Il quadro intorno al livornese però potrebbe cambiare repentinamente. Il Real Madrid di Perez sembra aver avviato i contatti proprio con l’ex allenatore della Juve per sostituire Zinedine Zidane. Ed è qui che la storia potrebbe intrecciarsi, perchè l’approdo in Spagna di Allegri liberebbe proprio Zidane per la Juventus, affascinata da circa due anni dalla possibilità di puntare sul suo ex campione per tornare a vincere in Italia e in Europa. L’ostacolo sarebbe l’ingaggio da 12 milioni di euro che attualmente il transalpino percepisce a Madrid.
La lista dei candidati per il dopo Pirlo non si ferma i due grandi ex. Entrambi costano molto e poi c’è il rischio di non qualificarsi per la prossima Champions League, condizione necessaria per cercare di portare a Torino i “big”. Così la terza scelta bianconera sarebbe Simone Inzaghi la cui posizione alla Lazio è ancora in bilico. Il rinnovo non c’è e ogni giorno che passa aumentano i dubbi sulla firma, sena dimenticare che proprio Inzaghi è stato uno degli obiettvi della Juventus nell’estate di due anni fa quando alla fine la corsa la vinse Maurizio Sarri. Insomma un’idea da tenere in caldo nel caos in cui Allegri e Zidane alla fine non dovessero tornare sotto la Mole.