Clamorosa decisione della Lega: esclusa la Serie C dalla Coppa Italia

La Lega avrebbe deciso di valutare la decisione senza precedenti di escludere dalla Coppa Italia le leghe minori, ovvero la Serie C, a partire dal prossimo anno. Ecco come si è arrivati a prendere questa decisione.

Napoli, da sinistra: José Maria Callejon, Lorenzo Insigne e Dries Mertens con la Coppa Italia appena vinta nello Stadio Olimpico. Finale di Coppa Italia, partita con la Juventus, 17 giugno 2020 (foto di Marco Rosi/Getty Images).
Napoli, da sinistra: José Maria Callejon, Lorenzo Insigne e Dries Mertens con la Coppa Italia appena vinta nello Stadio Olimpico. Finale di Coppa Italia, partita con la Juventus, 17 giugno 2020 (foto di Marco Rosi/Getty Images).

Proprio nel momento in cui i tifosi hanno convinto le big dell’Europa a tornare sui propri passi riguardo alla volontà di proseguire nella creazione della Super Lega, farà di sicuro discutere la decisione di escludere dal torneo della Coppa Italia le leghe minori, ovvero la Serie C, a partire dalla prossima stagione 2020/21.

Nel corso del Consiglio di Lega che si è svolto nel pomeriggio del 5 maggio, infatti, non sono state decise solamente le nuove date del nuovo campionato, ma anche il nuovo format del torneo di Coppa Italia. Nella nuova edizione giocheranno 40 squadre, 20 di Serie A e 20 di Serie B, con la data di inizio già fissata al 15 agosto.

Coppa Italia, la reazione della Serie C all’esclusione

Secondo quanto spiegato dalla stessa Lega Serie A, la riforma della Coppa Italia ha lo scopo di rendere il prodotto sin da subito appetibile per i tifosi. Non si è fatta attendere la reazione del presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, che ha subito convocato il Consiglio Direttivo per il prossimo lunedì 10 maggio.


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Ghirelli è sul piede di guerra: “La decisione della Serie A di escludere le squadre di Lega Pro dalla Coppa Italia non solo viola diritti consolidati, ma è espressione di una concezione elitaria del calcio, incapace di avere una visione di sistema. Innovare è giusto, ma bisogna anche salvaguardare la coesione del sistema calcio“.