Il tecnico Mihajlovic, nella conferenza stampa di presentazione di Hellas Verona-Bologna, fa eco al suo rivale Juric. La lotta per il decimo posto in Serie A verrà combattuta come una finale. L’allenatore rossoblù, poi, esalta anche quanto fatto dal Bologna in questi ultimi anni e detta la sua condizione per rimanere.
Durante la partita con il Genoa del 12 maggio, Mihajlovic ha fatto esordire all’89’ il giocatore più giovane della storia della Serie A. Si tratta di Wisdom Amey, entrato al posto di Takehiro Tomiyasu e con soli 15 anni e 274 giorni. Anche nella partita Hellas Verona-Bologna, il tecnico Mihajlovic si potrebbe ripetere, e lo suggerisce in conferenza stampa.
Questa volta, potrebbe essere Antonio Raimondo, classe 2004, a fare il suo esordio. L’allenatore rossoblù sottolinea che il giocatore ha delle movenze che gli piacciono. Se dunque non riuscirà a farlo scendere in campo con il Verona, lo farà nell’ultima giornata di campionato contro la Juventus.
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Bologna, Mihajlovic: “L’obiettivo è stare nella sinistra”
Il tecnico Mihajlovic ha sempre chiamato “parte sinistra” la prima metà della classifica di Serie A. Fa eco a Juric quando anche lui riconosce che la sfida del 17 maggio decreterà chi potrà stare al decimo posto fra le due squadre. Poi riconosce il gran lavoro dell’avversario, che ha elevato il livello degli Scaligeri, anche se loro sono più difensivi.
Secondo Mihajlovic la virtù del Bologna è nella capacità di attaccare: sottolinea con orgoglio che ben 16 giocatori diversi sono andati in gol, accostando la sua squadra all’Atalanta. C’è anche la soddisfazione di aver fatto esordire molti giovani, grazie ad un importante progetto di ricerca talenti. Tutto questo senza mai rischiare la retrocessione.
Mihajlovic: “Resto a Bologna se c’è un progetto”
L’allenatore rossoblù sottolinea che il contratto gli scadrà fra due anni. Insinua anche: “Nel calcio, però, non si sa mai cosa può succedere“. Il suo nome è stato affiancato ai nomi delle più grandi squadre più volte in passato, poi però, come lui stesso ammette, ma non se ne è mai fatto nulla.
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Poi Mihajlovic spiega che i suoi ragionamenti sugli anni passati a Bologna, forse, sono stati intesi come delle valutazioni da “fine ciclo“. In realtà il tecnico, che rimane sempre concentrato solo sulla prossima sfida, si dichiara ben disposto a rimanere in rossoblù anche l’anno prossimo se ci sarà un progetto di cui far parte e da sviluppare.