Corini e l’uscita di scena del Lecce: “Meritavamo la finale”

Eugenio Corini e il Lecce perdono la possibilità di giocarsi l’ultimo atto della finale di playoff Serie BKT. Il tecnico commenta l’uscita di scena contro il Venezia. 

Eugenio Corini
Eugenio Corini osserva i calciatori del Lecce (foto credit Donato Fasano/Getty Images)

Corini dopo Lecce-Venezia

Eugenio Corini ovviamente è molto insoddisfatto per l’eliminazione del Lecce dalla semifinale playoff di Serie BKT contro il Venezia. La squadra giallorossa ha giocato un match ad alta intensità, sfiorando addirittura di ribaltare il match su calcio di rigore. Mancosu fallisce il penalty decisivo che avrebbe probabilmente cambiato le sorti dell’incontro.

L’aspetto psicologico di dover rincorrere gli avversari nel punteggio ha di certo condizionato la tenuta psicofisica del Lecce. La squadra ha provato in tutti i modi, ma alla fine alcune circostanze – quasi autogol di Molinaro e il rigore sbagliato – hanno premiato il Venezia. “L’emotività purtroppo ha causato un grave contraccolpo – commenta Corini ai microfoni di Dazn – durante gli ultimi tempi. Ci siamo visti sfuggire di mano l’obiettivo”.

Tanta amarezza in casa giallorossa

Al triplice fischio fanno festa i colori arancioneroverdi, tristezza per i giallorossi. “La serata di oggi provoca tanto dolore. Il calcio è crudele e bisogna accettare il responso del campo”. Il Lecce perde la possibilità di giocarsi la doppia finale dei playoff di Serie BKT. Alla fine passa il Venezia che affronterà la vincente tra Monza e Cittadella.

Gli obiettivi del Lecce erano ben altri, cioè i primi posti e la conquista della promozione diretta, ma alla fine nulla è andato per il verso giusto. I playoff persi condannano i pugliesi ad un altro anno di Cadetteria. La mancanza di tifosi allo stadio ha pregiudicato sicuramente quella spinta in più che, comunque, è un comune denominatore di tutte le formazioni durante la stagione in corso. “L’assenza del tifo ci ha tolto qualcosa. In casa spesso andavamo fuori equilibrio per chiudere le gare – conclude Eugenio Corini – e subivamo dei contrattacchi”.

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