Il presidente onorario del Bayern Monaco Uli Hoeness ha lanciato delle frecciate a PSG e Manchester City, aggiungendo: “Batterli mi rende felice”. Qui le sue dichiarazioni.
Bayern Monaco, Hoeness contro City e PSG: “Io mi sono guadagnato i soldi”
Uli Hoeness non ha usato mezzi termini contro PSG e Manchester City: il presidente onorario del Bayern Monaco ha ammesso di essere molto felice quando i bavaresi battono questi club.
Hoeness ha parlato ai microfoni del podcast “11 Lives“, rilasciando delle dichiarazioni molto forti contro i due potentissimi club europei, accusandoli per la loro visione dello sport basata sui soldi. Di seguito le sue dichiarazioni.
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“Perderanno ancora contro di noi”
Uli Hoeness ha ricordato con gioia la finale di Champions League vinta contro il PSG nel 2020 grazie al gol di Coman. Il presidente onorario del Bayern Monaco ha ammesso di essere felice ogni volta che la ricorda: “Mi stimola sapere che nonostante il loro budget esorbitante non hanno vinto nulla fuori dalla Francia, come il Manchester City fuori dall’Inghilterra. Niente di niente”.
L’ex attaccante tedesco, prima di ribadire che batterli lo rendere felice e lo stimola, si è detto convinto che il Bayern Monaco vincerà ancora contro questi due club, anche se non succederà sempre: “Ma succederà”.
“Non so nemmeno se ad Al-Khelaifi piaccia il calcio”
Non si è risparmiato neanche su Nasser Al-Khelaifi. Hoeness ha addirittura dichiarato di non sapere se al proprietario del PSG piaccia veramente il calcio, prima di aggiungere una considerazione su questioni economiche: “Io ho lavorato sodo per guadagnarmi i miei soldi, a lui li hanno regalati, non ha bisogno di lavorare per guadagnarseli”.
Il focus, poi, si è spostato sulle gestione di un club. Hoeness ha affermato che il Bayern non mette tutto il budget sul tavolo in un colpo solo per poter festeggiare subito senza avere certezze nell’immediato futuro. Secondo lui, il PSG non è attento a queste dinamiche: “Quando si prendono delle decisioni bisogna assicurarsi di avere stabilità anche per i 3-4 anni successivi e avere la certezza che non crollerà tutto”.
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