All’età di 75 anni è morto Giampiero Galeazzi, ex canottiere e giornalista sportivo. Il mondo dello sport è in lutto
Il mondo dello sport è in lutto. Stamattina, all’età di 75 anni, è venuto a mancare il noto giornalista sportivo romano Giampiero Galeazzi. Nel 1967 vinse il campionato nel singolo che gli valse la medaglia di bronzo al valore atletico. Successivamente venne assunto dalla RAI e nel 1972 venne inviato alle Olimpiadi a Monaco di Baviera. Con l’arrivo di Emilio Rossi alla direzione del TG1, Galeazzi iniziò a partecipare a ‘La domenica sportiva’ e come curatore di ‘Mercoledì Sport’. Indimenticabili rimarranno le sue telecronache, in particolare quella dei fratelli Abbagnale all’oro olimpico di Seul nel 1988, o quella del duo Rossi-Bonomi a Sydney 2000.
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Il ricordo di Abbagnale
Giuseppe Abbagnale, presidente della Federcanottaggio, all’Adnkronos, commenta così la triste notizia: “La morte di Giampiero Galeazzi è una notizia sconvolgente, mi lascia senza parole”. Racconta di essere stato con la figlia pochi giorni fa e avevano parlato di lui, lo aveva lasciato molto felice il fatto che si stava riprendendo, invece arriva questa notizia. “Se ne va la voce storica del canottaggio, nonché un amico e un personaggio preparato e coinvolgente”, ha aggiunto Abbagnale commosso per la notizia.
Ha tanti aneddoti in mente, perchè hanno condiviso per anni il palcoscenico dello sport, del canottaggio, soprattutto in occasione dei Giochi Olimpici. Le sue interviste e i suoi sfottò veramente spaziavano dalla sua militanza all’interno del mondo remiero, ad atleta, a voce effettiva e indiscussa. “Questa notizia mi ha lasciato veramente sconcertato, mi mancano le parole. Non avrei mai voluto ricevere questa notizia, appena possibile sentirò la famiglia per le condoglianze da parte mia e di tutto il mondo remiero”, ha aggiunto il presidente federale.
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Panatta
Anche Adriano Panatta ricorda Galeazzi, precisamente quando faceva le telecronache quando giocava. “Quando abbiamo iniziato a farle insieme forse erano meno tecniche e schematiche di quelle di oggi, sicuramente molto più umane, come lo era lui”. L’ex tennista è moto dispiaciuto, sapeva che non stava bene. Era molto amico con Giampiero. “Con lui ho solamente bei ricordi, tanto allegri, divertenti. Era un professionista pazzesco, veniva a fare le telecronache preparatissimo, sapeva tutto“. Racconta che ogni tanto gli faceva qualche scherzo, si avventurava in una disquisizione tecnica, e Panatta allora gli faceva no con la testa apposta e lui, bravissimo, cambiava subito versione. “Io poi gli dicevo che scherzavo, era molto divertente questa cosa”.