Koulibaly: “Spalletti mi chiama ‘il Comandante’. Napoli speciale per me”

Koulibaly, intervistato su Dazn nel programma ‘Linea Diletta’, racconta della sua infanzia in Francia, della scelta di giocare con il Senegal, di Spalletti e dei suoi 8 anni a Napoli

Koulibaly all'ottava stagione con la maglia del Napoli (Credit Foto Getty Images)
Koulibaly all’ottava stagione con la maglia del Napoli (Credit Foto Getty Images)

Kalidou è nato in Francia da genitori senegalesi. Padre falegname e madre cameriera. La descrive come un’infanzia tranquilla la sua, vissuta con i suoi fratelli e in compagnia di tante persone di origine straniera.  “I miei amici francesi venivano a casa per assaggiare il cibo senegalese che preparava mia mamma“. Fin da bambino parlava due lingue: senegalese e francese, qualità che vuole trasmettere ai suoi figli.

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Koulibaly: “Mai pentito di non aver scelto la Francia”

La scelta di giocare per il Senegal e non per la Francia è stata una decisione presa dopo averci pensato per un anno intero. “Quando sono in nazionale mi sento davvero in famiglia. Non mi sono mai pentito di non aver scelto la Francia, sono molto felice per la loro vittoria al Mondiale 2018, spero un giorno di poter alzare la coppa con il Senegal“.

Spalletti

Spalletti, secondo il difensore senegalese, ha portato qualcosa in più dal punto di vista della mentalità. “La prima cosa che ci ha detto è che voleva cercare il problema di questa squadra, perché non è normale che non abbiamo ancora vinto. Questo ci ha fatto scattare qualcosa in testa, se uno come lui dice una cosa così vuol dire che abbiamo davvero delle qualità“. La cosa che ha colpito di più è stata l’umiltà del il mister di riconoscere e dare merito al lavoro di Gattuso come base per partire e aggiungere qualcosina. “Mi chiama ‘il Comandante’ perché dice che sono un leader: io faccio semplicemente ciò che ritengo giusto, se devo aiutare la squadra dopo 8 anni che sono qua devo farlo“.

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Napoli

Il 30enne è da 8 anni stabile nella città campana, ha rifiutato grosse offerte di grandi club per rimanere a Napoli, città che è entrata nel cuore di Koulibaly e nella quale si sente come a casa: “È la gente a rendere magica Napoli. E poi ci sono posti bellissimi, quando mi alzo ho la fortuna di vedere tutto il lungomare, il Vesuvio, Capri… E poi quando sei in campo capisci quanto sia grande l’affetto della città per questa squadra. Qui sognano, dormono e mangiano Napoli“.

 

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