Grido d’allarme nel calcio: “Si gioca troppo, è pericoloso per la salute”

Il mondo del calcio si sta interrogando sulla pericolosità che un fitto calendario può avere sulla salute dei giocatori. Di seguito le dichiarazioni emerse negli ultimi giorni.

Mbappè e Guardiola
Kylian Mbappé, attaccante del PSG e Pep Guardiola, allenatore del City [credit: Getty Images] – MeteoWeek

“Il business è più importante della salute”

Da Kylian Mbappé a Pep Guardiola, da Robert Lewandowski a Enrico Castellacci il grido l’allarme è chiaro: “Si gioca troppo e si mette in pericolo la salute dei giocatori“.

LEGGI ANCHE –> Spezia, svolta per l’allenatore: ecco com’è andato l’incontro con Giampaolo
LEGGI ANCHE –> Juventus, nuovo nome per l’attaccante da regalare ad Allegri

“Ci vuole uno sciopero dei calciatori”

Il tecnico catalano del Manchester City Pep Guardiola è stufo del calendario troppo fitto della Premier League, che prevede incontri ravvicinati senza i necessari tempi di recupero. In occasione del Boxing Day, non si è presentato alla riunione prevista per allenatori e dirigenti delle varie squadre. Il motivo? Boicottare la riunione e parlare fuori dal coro, vista la nulla presa di posizione degli altri club. Inoltre, a scatenare l’indignazione del tecnico dei Citizens, vi è la (quasi) totale assenza dell’uso della mascherina da parte degli inglesi, nonostante l’allarme focolai della variante Omicron, che ha oltretutto già fermato vari giocatori nel massimo campionato inglese.

Secondo Guardiola, la soluzione sarebbe quella di scioperare, per dare uno scossone al mondo del calcio che mette in primo piano i guadagni alla salute dei giocatori che di settimana in settimana devono scendere in campo.

Mbappé e Lewandowski: “No al Mondiale ogni due anni”

Ad unirsi al coro di Guardiola ci hanno pensato Kylian Mbappé e Robert Lewandowski, i quali ai Globe Soccer Awards 2021 a Dubai hanno categoricamente rifiutato l’idea di un Mondiale ogni due anni.

Mbappé, dopo aver ritirato il premio di miglior giocatore dell’anno, ha dichiarato ai microfoni: “Il Mondiale è un evento speciale perché si svolge ogni quattro anni. Giocarlo ogni due renderebbe questa competizione normale. Giochiamo già 60 partite all’anno. L’Europeo, il Mondiale, la Lega delle Nazioni. Ci piace giocare ma è troppo. Dobbiamo poter recuperare, fare delle pause. Se la gente vuole qualità, emozione, belle partite, dobbiamo rispettare la salute dei giocatori”. 

Lo stesso messaggio è condiviso da Lewandowski, premiato come miglior giocatore dell’anno per i tifosi: “Se vuoi dare ai tifosi qualcosa di diverso, devi prenderti una pausa. Se vogliamo giocare un Mondiale ogni due anni il livello si abbasserà. È impossibile che il corpo e la mente siano efficienti allo stesso livello”. 

“Noi medici in allarme”

L’ex medico della Nazionale Enrico Castellacci ne è certo: vi è una correlazione tra l’eccesso di partite e la salute dei giocatori. Ai microfoni di Radio anch’io sport si è detto totalmente d’accordo con le parole di Guardiola: “Noi come medici del calcio sono mesi che ripetiamo la stessa cosa. Così il fisico dei calciatori non regge e aumentano gli infortuni. O cambia la mentalità o aumentano le rose ma sappiamo che gli allenatori fanno giocare sempre i più forti”.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Kylian Mbappé (@k.mbappe)