Supercoppa, Veron: “Inzaghi ha aggiunto qualcosa nel gioco dell’Inter”

Alle 21, Inter e Juve scenderanno in campo per contendersi la Supercoppa Italiana. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Veron ha parlato di Inter, Inzaghi e di argentini

Juan Sebastian Veron, ex giocatore dell'Inter (Credit Foto Getty Images)
Juan Sebastian Veron, ex giocatore dell’Inter (Credit Foto Getty Images)

Questa sera, alle ore 21, allo stadio San Siro di Milano, si affrontano, per contendersi la Supercoppa Italiana, Inter e Juve. Una partita che riporta alla mente tante battaglie, come ad esempio la finale del 2005 vinta dai nerazzurri 1-0 sul campo dei bianconeri grazie ad un gol di Juan Sebastian Veron. L’argentino, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ricorda con grande orgoglio quella partita e parla della squadra allenata dal suo amico Simone Inzaghi.

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Veron: “Arriveranno momenti duri e bisognerà vedere come l’Inter reagirà”

L’argentino spiega che la beneamata ha trovato continuità con il cambio di allenatore ed è pure migliorata. “Anche se hanno perso un big come Lukaku, nessuno se ne è accorto perché tutto il gruppo ha reagito e sono arrivati giocatori altrettanto validi”. Il merito di questo miglioramento di squadra si deve all’allenatore Inzaghi, ex compagno di squadra del numero 14 che commenta così: “Simone è maturato alla Lazio facendo la giusta esperienza che adesso gli serve: allenare un grande club è molto difficile, ma lui ha reso tutto incredibilmente facile. Arriveranno momenti duri e bisognerà vedere come l’Inter reagirà, ma possiamo già dire che Inzaghi ha aggiunto qualcosa nel gioco rispetto a Conte. Meno contropiede e più manovra: questa è l’impronta di Simone“.

Da argentino ad argentino, la Brujita commenta l’acquisto estivo Joaquin Correa. Secondo Veron il classe ’94  è un giocatore che non ha limiti e può diventare un fuoriclasse: “Ha ancora tanto da imparare, ma è arrivato all’Inter nel momento giusto. Ha già fatto vedere qualcosa, ma deve avere la personalità per far sì che la squadra giri attorno a lui. È lui stesso che si deve imporre, che deve credere nel suo gioco. Sono cose che si imparano negli anni ma, se riesce in questo passaggio mentale, Correa farà divertire tutti”.

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Stasera gli attacchi delle due squadre ballano il tango, sfida apertissima tra i bomber Lautaro Martinez e Paulo Dybala. “È chiaro che entrambi i club pensano a loro per un lungo periodo. Già ai miei tempi, quando arrivavi in squadre come Inter e Juve, ci pensavi due volte prima di andartene”. Due attaccanti diversi con caratteristiche diverse: “Dybala può far vedere qualcosa di più, mentre Martinez finora è stato sempre decisivo anche se è in Italia da meno anni. Restano due giocatori di classe, l’Argentina fa bene a tenerseli stretti”.

Infine Sebastian parla del rinnovo di Marcelo Brozovic, centrocampista indispensabile per il gioco dell’Inter e che ricopre il ruolo che una volta era dell’argentino: “In questi ultimi due anni l’ho visto crescere tantissimo. Quando hai uno così, che con personalità e qualità muove il pallone, tutta la squadra gira. Non è un caso che l’Inter sia cresciuta con lui. Ma è tutto il centrocampo con Calhanoglu e Barella, a completarsi benissimo: è sempre in mezzo che svolta una squadra”.