Milan, Ibrahimovic parla del suo ritiro

L’attaccante rossonero Zlatan Ibrahimovic ha concesso un’intervista per parlare del suo futuro e su quando intende ritirarsi.

Ibrahimovic ha parlato della sua esperienza rossonera con termini di gratitudine nei confronti di un club che gli ha dato tanto.

 

Ibrahimovic
Zlatan Ibrahimovic, attaccante della Svezia e del Milan [credit: ANSA] – MeteoWeek
Ibrahimovic sta vivendo un’ottima stagione con il suo Milan, che è primo in classifica di Serie A e di giornata in giornata sogna sempre più concretamente lo scudetto. Il fuoriclasse svedese, però, va in scadenza di contratto a giugno, dunque al più presto dovrà essere presa l’importante decisione sul suo futuro.

L’attaccante ha rilasciato delle dichiarazioni alla UEFA sulla sua esperienza rossonera e sull’imminente decisione che dovrà prendere.

Milan, le parole di Ibra

“Il Milan mi ha dato la felicità”

Ibra ha dichiarato che al Milan gioca con molta emozione, perché è un club che gli ha dato la felicità: “Si tratta di una squadra che mi ha dato tanto e penso di aver trascorso più anni qui che in tutti i club che ho rappresentato”. Ha inoltre aggiunto che è stato bello tornare in Champions League, soprattutto dopo aver sfiorato la qualificazione per un paio d’anni, tutti erano molto contenti di tornare.

Ibra
Zlatan Ibrahimovic, attaccante del Milan [credit: ANSA] – MeteoWeek

“Non vincere la Champions non cambia la mia carriera”

L’attaccante ha parlato anche della Champions, che da anni insegue ma che non è mai riuscito a vincere nonostante i top club in cui ha giocato. Ma per Zlatan guai sentirsi meno per questo: “Come mi sento a non averla mai vinta? In due modi: vincerla sarebbe fantastico, non vincerla non mi cambierebbe come giocatore. Vincerla non significherebbe essere un giocatore migliore, perché sono già il migliore, ed è stato dimostrato che il migliore, Ronaldo, non vince tutto”.

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“Me ne pentirei per il resto della vita”

Ibra ha poi parlato del suo ritiro, affermando che ogni calciatore scende in campo per ricevere quella dose di adrenalina che lo fa sentire vivo e che per farlo segue una routine ben specifica, tra allenamenti e riposo, che nel momento in cui appende le scarpette al chiodo viene a mancare. Per questo motivo l’attaccante pensa che dal momento che un giocatore si ferma deve ricominciare da zero e ripartire da qualcosa di nuovo.

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Sul suo futuro ha affermato: “Il futuro deve ancora essere scritto, non faccio programmi e vediamo cosa succede. Non voglio ritirarmi e poi dire che avrei potuto continuare, perché me ne pentirei per il resto della vita. Voglio giocare il più a lungo possibile. La realtà è che giocherò finché non vedrò qualcuno più bravo di me, quindi gioco ancora”.