Milan, tra addii e rinnovi torna un vecchia fiamma

Se c’è una squadra che nelle ultime stagioni ha saputo lavorare in maniera efficace ed economica sul mercato, questa è il Milan.

I Rossoneri hanno sino a qui lavorato con una linea di mercato chiara e ben definita sia sul fronte rinnovi che su quello acquisti con grande lungimiranza e furbizia e vogliono continuare così.

 

Paolo Maldini e Stefano Pioli (Credit: ANSA) – Meteoweek

Paolo Maldini e Frederic Massara sono stati in queste ultime stagioni due tra i migliori dirigenti in Serie A. Il loro lavoro fatto di studio e colpi mirati sta dando i suoi frutti e non a caso il Milan è oggi primo in classifica pur col monte ingaggi inferiore del quartetto di testa.

I colpi del Diavolo sono ormai diventati un cult delle sessioni di mercato. Ragazzi giovani con voglia di diventare protagonisti come Theo Hernandez e Leao abbinati a volti meno noti ma non meno talentuosi come la rivelazione di questa stagione Pierre Kalulu.

Il grande lavoro della dirigenza meneghina non sta solo nel saper scovare questi ragazzi, ma anche nella capacità quasi innata di sapersi muovere con largo anticipo, prima che altri occhi indiscreti possano osservare questi giovani di prospettiva.

Altro aspetto centrale è quello legato ai rinnovi. Pugno duro ed equità di trattamento sono stati il mantra della coppia Maldini-Massara che nelle ultime stagioni ha dato uno strappo alla regola solo per il leader emotivo dello spogliatoio Zlatan Ibrahimovic.

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Rinnovi e partenze, il punto della situazione

Per rimanere sul tema del sapersi muovere in anticipo, il Milan ha già blindato con contratti fino al 2026 il giovane Gabbia e Theo Hernandez, uno dei protagonisti della rinascita rossonera. Al pari sembrano essere già scritti i destini di Kessiè e Romagnoli. Per il centrocampista ivoriano pare imminente l’approdo a partire dal prossimo luglio presso la corte di Xavi al Barcellona, all’opposto per il centrale di difesa la situazione non è ancora del tutto certa ma sembra esserci la Lazio di Sarri nel suo prossimo futuro.

Stabilite queste situazioni, l’agenda di Massara e Maldini si riempie con 3 nuovi nomi: Leao, Bennacer e Kalulu. Da Casa Milan non filtra nessun tipo di preoccupazione, i rinnovi dei 3 giocatori citati dovrebbero essere semplice formalità con un adeguamento economico e una scadenza prolungata al 2026 come nei casi di Gabbia e Theo.

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Nomi nuovi e ritorni di fiamma

Viste le già citate partenze di Kessiè e Romagnoli, il Milan è alla ricerca di due validi sostituti nei due reparti. I nomi, già da tempo in orbita Milan, sono quelli di Sven Botman e Renato Sanches. Ambedue i giocatori sono di proprietà del Lille, squadra con cui il Milan conserva una via preferenziale dettata da alcuni trasferimenti passati come quelli di Leao a Milano o di Tiago Djalò in Francia.

Non solo centrocampo e difesa, il Milan pensa anche all’attacco.

Vista la situazione incerta di Ibrahimovic, resa peraltro ancor più in bilico dall’eliminazione della Svezia al Play off mondiale, il nome che gira con sempre più insistenza dalle parti di Milanello è quello di Divock Origi, attaccante belga il cui contratto con il Liverpool scadrà questa stagione.

C’è però anche un ritorno di fiamma che stuzzica l’ambiente rossonero.
Il nome tornato in voga è infatti quello di Marco Asensio. Il talentuosissimo giocatore in forza al Real Madrid non ha ancora rinnovato con le Merengues i quali hanno deciso di parlare di nuovo contratto solo al termine della stagione.

 

Marco Asensio, attaccante del Real Madrid (Credit: ANSA) – Meteoweek

Asensio andrà in scadenza nel 2023 e il Real non ha intenzione di perdere a zero il ragazzo, il quale però vuole certezze sia sull’aspetto economico che su quello sportivo. Un potenziale arrivo di Mbappè al Bernabeu diminuirebbe il minutaggio di Asensio già non entusiasmante in questa stagione (solo 17 le gare da titolare per lui fino ad ora).

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Lo stipendio di Asensio (7 milioni lordi all’anno) rende molto complessa la trattativa, ma il Milan potrebbe provare a contare sui buoni rapporti col Real in virtù dell’affare Brahim Diaz.