Quella contro il Genoa è stata l’ultima partita di Insigne allo stadio Diego Armando Maradona con la maglia del Napoli.
Domenica 15 maggio 2022 sarà la data che Lorenzo Insigne ricorderà come la sua ultima partita allo stadio Diego Armando Maradona con la maglia del Napoli.
Il capitano azzurro lascia la squadra partenopea dopo 10 anni in maglia azzurra, con la quale ha collezionato la bellezza di 433 presenze e segnato 121 gol, che lo fanno piazzare al secondo posto della classifica marcatori di tutti i tempi con il Napoli, superando Marek Hamsik fermo a quota 121 e dietro solo a Mertens che di gol ne ha fatti 146. Insigne è anche quarto per presenze, dietro a Hamsik, Bruscolotti e Juliano.
Insigne ha scelto di trasferirsi in un altro continente e il prossimo anno vestirà la maglia del Toronto FC, seguendo le orme di un altro italiano, Sebastian Giovinco, e calcando i prati dell’MLS come prima di lui tanti altri campioni tra cui anche Andrea Pirlo. Un addio toccante, anche se molti tifosi lo hanno accusato di aver inseguito il denaro e di non aver avuto abbastanza a cuore la maglia del Napoli da rimanere ancora in azzurro.
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L’omaggio che fa discutere
Prima della partita c’è stata anche una premiazione per il capitano del Napoli, che è stato omaggiato dal suo presidente Aurelio De Laurentiis con la consegna di un’enorme coppa, tanto grande che ha fatto discutere i social circa il fatto che il trofeo fosse alto quanto il numero 24 del Napoli. Consegna della coppa a cui è seguita anche una commovente lettera d’addio che il capitano azzurro ha voluto dedicare a tutta la sua gente.
Una giornata comunque di festa quella di ieri per Insigne, che è riuscito anche a salutare la sua gente e la sua città segnando un gol su calcio di rigore. Rigore che per la verità Insigne aveva sbagliato centrando in pieno il palo alla destra di Sirigu, sulla cui ribattuta si era avventato Di Lorenzo che aveva messo in porta. Il VAR però fa ripetere dato che il terzino ex Empoli era entrato in area al momento del tiro e al secondo tentativo Lorenzo non cambia angolo ma cambia altezza, segnando il suo ultimo gol al Maradona lasciandosi andare alle lacrime.
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Al minuto 88 la meritatissima standing ovation di tutto lo stadio, e un doveroso giro di campo al termine dell’incontro per Insigne, che lascia la sua gente con tanti bei ricordi e qualche trofeo, ma con l’amarezza di non essere mai riuscito a conquistare lo scudetto.