Marotta ha svelato in un’intervista che nella scorsa estate l’Inter è stata vicina all’arrivo di Max Allegri come allenatore.
Marotta fa un tuffo nel passato e svela un retroscena: i nerazzurri stavano sondando di portare Allegri sulla panchina al posto di Conte, ma all’ultimo la scelta è varata su Inzaghi.
In queste ultime settimane di calcio giocato prima della pausa Marotta tira le somme della stagione dell’Inter. I nerazzurri hanno conquistato due trofei: la Supercoppa italiana e la Coppa Italia, entrambi contro la Juventus. Manca solamente una partita per definire una stagione già così soddisfacente: la sfida contro la Sampdoria di domenica prossima, in cui i nerazzurri non potranno più contare solo su loro stessi per vincere il campionato, ma su un passo falso del Milan impegnato a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Una sfida quasi impossibile, ma fino all’ultimo l’Inter vuole crederci.
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Inter, le parole di Marotta
L’Amministratore Delegato dell’Inter Beppe Marotta in un’intervista rilasciata a Dazn torna all’estate scorsa e parla delle trattative attuate per trovare il sostituto di Antonio Conte. Le sue dichiarazioni: “Non immaginavamo che ci fosse la disponibilità di Simone (Inzaghi, ndr) di venire, mentre Allegri era libero ed era un profilo molto interessante”. Inzaghi, all’ora allenatore della Lazio, era vicino al rinnovo, dunque un suo arrivo sembra impossibile. Tuttavia la situazione cambiò: “Lo abbiamo chiamato non sapendo che era a cena con Lotito e Simone era chiaramente un po’ imbarazzato. La tempestività e le intuizioni mie e di Ausilio sono state decisive per fargli firmare un contratto in maniera rapida”.
L’amministratore delegato interista ha parlato anche di quella che è stata l’operazione più soddisfacente della sua carriera: “Sicuramente quella di Pogba. Lo abbiamo preso a zero e lo abbiamo rivenduto allo stesso club, il Manchester United, per 110 milioni”. Mentre sulle voci di Ronaldo alla Juve ha affermato: “Le voci che ci siano stati dei contrasti su questa operazione o che io mi sia opposto sono fantascienza”.
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Ha inoltre svelato qual è il gol che gli ha procurato più gioia, ovvero quello di Sanchez: “Ha segnato e dopo pochi minuti è finita la partita. Mi era capitato di vincere le altre finali, ma mai all’ultimo secondo. Credo che quello del cileno sia il gol che ha lasciato il segno più forte nel mio intero palmares”.