La Lazio tra pochi giorni inizierà il ritiro, ad Auronzo di Cadore, per preparare la stagione. Il tecnico toscano però non potrà contare su alcuni giocatori.
La nuova stagione dei biancocelesti inizia in salita, la società a giugno aveva da risolvere la questione rinnovi di alcuni componenti della squadra.
La Lazio il 6 luglio partirà alla volta di Auronzo di Cadore per la preparazione alla nuova stagione fino al 22 luglio. Il club ha visto andarsene tre giocatori: Luiz Felipe andato al Betis Siviglia, Lucas Leiva al Gremio e Thomas Strakosha, tutti a parametro zero.
Una difficoltà per i biancocelesti e soprattutto per Maurizio Sarri in vista del ritiro estivo. Non poter contare su una rosa completa potrebbe limitare le idee e il lavoro del tecnico. Non solo a causa del mercato in entrata con ancora cominciato ma anche per i vari tornei con le Nazionali.
“Nel calcio moderno andare in ritiro con la squadra costruita è impossibile. Un anno c’è la Nations League, un anno gli Europei, un anno i Mondiali. Solitamente fai il ritiro con dieci giocatori e dieci Primavera, il resto arriva sempre in corsa. Sarebbe bello avere tutti dall’inizio, ma non lo può fare quasi nessuno”.
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Ecco il nuovo giocatore della Lazio
Il rinforzo che per ora è arrivato alla Lazio è il giovane centrocampista brasiliano Marcos Antonio. Il classe 2000, proveniente dallo Shakhtar Donetsk, è stato acquistato a titolo definitivo per 8 milioni più 2 di bonus. Il giocatore arriva per sostituire un altro brasiliano, Leiva che tornerà a concludere la sua carriera dove tutto è iniziato, il Gremio.
Sarri ha spiegato che si è aperta questa possibilità di poter prendere il calciatore, purtroppo anche per situazioni molto spiacevoli. In quel ruolo c’era un giocatore di 35 anni che era in scadenza di contratto e quindi con la società hanno pensato a questa soluzione. “
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“Deve ambientarsi al calcio italiano, gli servirà qualche mese ma lo aspettiamo volentieri. È molto giovane ma ha già due anni di esperienza in Champions, penso possa farci comodo. Questo è un problema del direttore sportivo e della società, vediamo quello che sceglieranno alla fine”.