Il Toro di Giampaolo ospiterà sabato alle 18 l’Udinese dopo aver “atteso” i tifosi arrabbiati davanti ai cancelli. Classifica misera, è crisi nera
“Non è che potete fare il c… che volete solo perchè non ci sono tifosi allo stadio”. E ancora: “Andate a lavorare”, “Fuori le p…“. Oltre 300 tifosi arrabbiati si sono radunati nei pressi del “Filadelfia” e hanno tirato le orecchie ad un Toro che è sempre meno toro e sempre più vitello impaurito: gioca bene, ma prende troppi gol (ben 24 in 10 partite) rispetto alle occasioni concesse agli avversari. Difende bene per trequarti delle partite e poi rovina tutto. I punti persi in rimonta sono ben 19 per un Toro che alla fine dei primi tempi sarebbe in classifica davanti a tutti assieme al Milan. Pazzesco. L’aspetto psicologico sta tritando una squadra che ha dimostrato di avere ottime qualità.
Il più bersagliato? Sempre il presidente Urbano Cairo. Ci ha messo la faccia (un volto scurissimo) mister Giampaolo, in prima fila assieme ad Andrea Belotti – uno dei pochi risparmiati da cori e insulti – e insieme a tutta la squadra distanziata con mascherine davanti ai cancelli. Tra i più bersagliati c’è stato sicuramente Sirigu, dal quale il popolo granata si aspetta molto di più. Segre, se possibile, ha fatto cadere la goccia che ha fatto traboccare il vaso facendosi fotografare con la maglia di Dybala (foto privata poi diventata pubblica) subito dopo la sconfitta del Toro contro gli storici rivali della Juve. La maggior parte dei tifosi non gli ha perdonato quel gesto e per riuscirci chissà quanto tempo ci vorrà.
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Il Toro ad un bivio: con l’Udinese serve un cambio di rotta
Il Toro, sabato alle 18 contro l’Udinese, non può più sbagliare. Giampaolo si sta ritrovando quasi nella situazione che costò il posto a Mazzarri, arrivato al punto di rottura coi tifosi. Gli ultrà granata, per ora, hanno risparmiato Giampaolo non additandolo come principale colpevole della situazione di classifica. Ed è già qualcosa.
In campo, però, devono arrivare risultati. Dopo il derby perso in modo beffardo il Toro si prepara a sfidare un’altra formazione bianconera (Udinese terza miglior difesa della serie A) ma arriva al match con le ossa rotta: non vince da 7 gare ed è terzultimo in classifica con 6 punti. Una miseria. In caso di mancata vittoria contro i friulani verrebbero persino eguagliate le 8 partite casalinghe senza vittoria del 2003, ad oggi il peggior risultato in Serie A per i granata. Per uscire dalla crisi il Toro dovrà fare il Toro e giocare guidato da quella storica anima granata che sembra aver smarrito. Nessuna alternativa.