Fiorentina Sassuolo, la promessa di Prandelli: “Domani vedrete una squadra diversa”

Alla vigilia della partita Fiorentina-Sassuolo, il tecnico dei Viola Prandelli racconta le grandi aspettative verso una gara che è in preparazione da due giorni e che non ci si può permettere di perdere.

Fiorentina, il tecnico Prandelli in conferenza stampa, 15 dicembre 2020 (foto © Fiorentina)
Fiorentina, il tecnico Prandelli in conferenza stampa, 15 dicembre 2020 (foto © Fiorentina)

La Fiorentina si trova in una fase molto delicata: in 11 giornate di campionato, ha perso 6 partite, oltre a pareggiarne 3. Si trova attualmente al limite della zona retrocessione con soli 3 punti di vantaggio. Questo significa che perdere durante la dodicesima giornata di Serie A farebbe entrare pericolosamente la squadra nella “zona rossa della classifica”.

Il tecnico Cesare Prandelli, durante la presentazione della partita Fiorentina-Sassuolo, non nasconde la gravità della situazione. L’allenatore spiega: “Non ci dobbiamo vergognare di lottare. Vorrei vedere una squadra che si rende conto che siamo in una situazione molto delicata. Il primo obiettivo è non subire, poi si può provare a costruire qualcosa davanti. I giocatori hanno reagito agli stimoli e mi hanno dato in questi giorni delle risposte positive e domani vedremo una Fiorentina diversa dalle ultime“.

Poi accenna a quanto la situazione sia complicata: “Da fuori si ha una percezione completamente diversa. Quando vai in campo ad allenare, però, capisci le difficoltà. Le difficoltà ci sono, ma adesso devono uscire gli uomini. Mi auguro che tutti siano capaci e responsabili di capire la situazione. In questo momento non dobbiamo pensare alle aspettative che c’erano. Dobbiamo calarci immediatamente in questa realtà perchè nella storia di questo club ci sono state anche retrocessioni clamorose. Se ci rendiamo conto che siamo in una situazione particolare ne possiamo uscire insieme, se ci mettiamo a dare le colpe e cercare i responsabili rischiamo di complicare le cose“.


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Come ha annunciato il presidente Rocco Commisso dopo l’ultima sconfitta, la squadra si trova in ritiro da due giorni, dove sta preparando con particolare cura la partita con il Sassuolo e quella con l’Hellas Verona. È chiaro che la società non accetterà di buon grado un altra sconfitta. Prandelli conferma: “Il ritiro l’ha proposto la società, io ho condiviso e anche i giocatori, nessuno ha obiettato. Hanno tutti accettato convinti che qualche discussione e qualche ora spesa in più ci aiuterà da domani a cambiare registro”.

Prandelli non vuole svelare la formazione titolare della partita con il Sassuolo: “Giocando ogni 3 giorni non possiamo giocare con la stessa formazione, serve una fisicità pari alla squadra avversaria. Servono giocatori che stanno bene di testa e di gambe, devo valutare anche questo. Domani è una partita completamente diversa, affrontiamo una delle migliori squadre del campionato, con idee di gioco precise. Dobbiamo tirare fuori tutte le energie possibili e pensare di essere squadra in tutti i frangenti per contrastare il loro palleggio“.

Riguardo la partita persa 0-3 con l’Atalanta, Prandelli va sulla difensiva, è una ferita che brucia ancora. Il tecnico spiega: Ribery e Callejon sono stati esclusi con l’Atalanta per scelte tattiche, non è un problema di nomi. I gol subiti su palle inattive? Dobbiamo modificare qualcosa e ci abbiamo lavorato, il nostro atteggiamento sarà diverso. Non c’è tempo per soffermarci su cosa non è andato contro l’Atalanta, non siamo riusciti a fare quello che avevamo preparato”.

A dimostrazione di quanto la situazione sia tesa, l’allenatore non si sbilancia in un pronostico per la gara con il Sassuolo. Ecco la richiesta di Prandelli ai suoi: “Voglio vedere una reazione forte da parte della squadra per superare queste difficoltà. Troviamo una squadra tecnicamente molto forte e non possiamo iniziare la partita con reazioni di pancia, dobbiamo muoverci tutti insieme. Domani chiedo alla Fiorentina di essere ordinata, di tenere la linea difensiva e di attacco compatte, difendere tutti e attaccare con tanti giocatori. Vorrei vedere la squadra che ha un solo pensiero, nessuno può risolvere la partita da solo, se non a ridosso dell’area di rigore avversaria“.