Brescia, Cellino nei guai: indagato per reati fiscali

La Guardia di Finanza ha effettuato un blitz all’interno della sede del Brescia. Il presidente Massimo Cellino è finito nel registro degli indagati. Perquisizione effettuata anche nell’abitazione dell’ex patron di Cagliari e Leeds.

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Massimo Cellino nei guai – meteoweek.com (Photo by Clint Hughes/Getty Images)

Una visita a sorpresa da parte degli uomini della Guardia di Finanza scuotono la vigilia di campionato in casa Brescia. Gli agenti finanzieri, infatti, hanno effettuato una lunga perquisizione nella sede del club lombardo, oltre che nell’abitazione di Massimo Cellino in località Padenghe sul Garda. Ne è venuto fuori che il presidente delle Rondinelle è stato iscritto nel registro degli indagati da parte della stessa Guardia di Finanza.

I reati contestati nei confronti del presidente del Brescia sono di natura fiscale. Gli uomini delle Fiamme Gialle stanno ancora cercando alcuni documenti, legati proprio alle attività svolte da Cellino, anche al di fuori del suo operato da patron della compagine biancoazzurra. Nel frattempo la squadra guidata da Pep Clotet prosegue nella preparazione di una partita molto importante. È in programma domani, con fischio d’inizio alle ore 14, il derby contro la Cremonese sul campo del “Rigamonti”.

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Di certo non è questo il modo migliore per preparare una partita così importante per un Brescia dato in crescita, dopo la vittoria dello scorso weekend contro il Chievo. Almeno per il momento non stanno trapelando altri dettagli sulle attività investigatorie nei confronti di Massimo Cellino. Se ne saprà di più nei prossimi giorni, quando proseguiranno le indagini nei confronti dell’imprenditore, che prima del Brescia ha gestito società come CagliariLeeds in Inghilterra.

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Nel passato di Massimo Cellino ci sono altri guai giudiziari legati alle sue attività calcistiche. Nel 2013, infatti, era stato arrestato in seguito alle indagini sui lavori di approfondimento dello stadio di Is Arenas, quando era ancora presidente del Cagliari. Una questione che stava per complicare la sua ascesa ai vertici del Leeds. Ma alla fine Cellino riuscì nel suo intento.