L’allenatore della Sampdoria Claudio Ranieri commenta il 2-2 della sua Sampdoria contro il Cagliari con un po’ di rammarico.
Dopo un’ora di gioco tutta di marca rossoblu, in cui Joao Pedro all’11’ ha portato avanti il Cagliari, il tecnico blucerchiato ha cambiato tutto. Dentro Ramirez e Gabbiadini, cambio di assetto e passaggio al 3-5-2. Mosse che hanno sortito l’effetto sperato visto che tra il 77’ e l’81 arrivano i gol di Bereszynski e Gabbiadini. Sembra tutto fatto, ma al 95’ Nainggolan pareggia e l’urlo di gioa resta in gola.
L’analisi di Sampdoria-Cagliari 2-2 di Claudio Ranieri
Il commento di Ranieri parte proprio dall’ultima azione che ha portato al pari dei sardi: “in quella situazione o ti fai ammonire o “sgonfi” la palla. E’un peccato ma una delle cose belle del calcio è l’imprevedibilità, anche se non mi va giù. Alla fine comunque il pareggio è giusto”. Il 2-2 è davvero giusto soprattutto perché nel primo tempo “avevano loro la superiorità – spiega Ranieri – con i tre dietro e Duncan ci hanno portato a spasso e tagliato fuori. Abbiamo preso il primo gol su un fallo laterale, ma proprio non riuscivamo a giocare”.
La svolta nella ripresa con i cambi: “Ramirez è entrato bene in partita, poi li abbiamo schiacciati nella loro metà campo e siamo cresciuti. Loro sono una squadra difficile da affrontare perché in contropiede sanno farti male”.
Il commento finale del tecnico della Sampdoria è per Gabbiadini tornato al gol dopo mesi passati a combattere con un’ernia inguinale. “Sono davvero contento per lui, è un ragazzo splendido che purtroppo si è infortunato. Ha recuperato bene e adesso è quasi pronto. E’stato lui a dirmi che avrebbe preferito partire dalla panchina. In campo sa fare tutto e tirare in ogni modo, regala tante soluzioni e lo ha dimostrato anche l’anno scorso, ha un mancino che è un pennello”. Parole importanti, così come importante è stato l’abbraccio con Gabbiadini arrivato proprio subito dopo il gol dell’attaccante blucerchiato. Un nuovo inizio per un giocatore di cui la Sampdoria ha estremo bisogno sopratutto adesso che Keita non riesce più a brillare.