Maverick Vinales, dopo la vittoria all’esordio stagionale, punta un altro traguardo nella seconda tappa del Motomondiale. A Doha è senza dubbio il favorito, ma lo spagnolo intende tenere i piedi ben saldi sul terreno.
La vittoria del primo GP della stagione ha acceso le speranze di Maverick Vinales. Il pilota della Yamaha adesso vuole ripetersi a Doha, sulla stessa pista di Losail. Le ambizioni sono altissime, seppure lo spagnolo sia intenzionato a mantenere i piedi ben saldi per terra. La concorrenza, infatti, è spietata e per togliersi grandi soddisfazioni sarà necessario dare il massimo in pista. Tra gli altri, a tentare di far meglio rispetto all’esordio, sarà il compagno Valentino Rossi, il quale ha ottenuto nella scorsa gara un deludente dodicesimo posto in virtù di un problema alla gomma posteriore. Sarà ancora assente, invece, Marc Marquez. Il pilota della Honda dovrà effettuare gli ultimi controlli relativi al recupero dell’omero del braccio destro prima di potere rientrare, si presume al terzo GP, in programma a Portimao dal 16 al 18 aprile.
Vinales è carico
Maverick Vinales tornerà sulla pista di Losail per il secondo GP della stagione. La speranza è che possa regalargli un’altra gioia dopo il trionfo all’esordio della scorsa settimana. “Sicuramente è troppo presto per fare previsioni a lungo termine. Perché questa è soltanto una pista e dobbiamo guidare su altre per capire se la moto ha il potenziale e la costanza per lottare per qualcosa di più grande. Per ora la moto funziona bene sin da subito ed è qualcosa che per me è buona. Ci sono alcuni punti in cui non riesco a superare, ma altri in cui la moto è forte e posso fare altri movimenti. Essere forte va bene, ma bisogna capire anche quali sono i punti di forza in un circuito. Dopo il Qatar andremo a Portimao, dove l’anno scorso abbiamo faticato un po’, e vedremo lì quali miglioramenti abbiamo fatto”, ha detto il pilota della Yamaha in conferenza stampa.
Lo spagnolo inoltre è tornato a parlare del primo GP: “Ho riguardato la gara soltanto una volta, non volevo guardarla troppo, perché sarebbe insensato. Questo weekend sarà totalmente diverso e dovremo affrontarlo come un nuovo fine settimana. sarà importante no soffermarsi troppo sul passato. Non so, è una situazione che mi piace gestire perché è una pressione positiva, che ti motiva perché stai lavorando nel modo giusto. Ma vedremo, sicuramente tante cose sono cambiate ma non la velocità, che questa è la cosa più importante”. E sulla partenza: “Penso che la partenza sia stata buona, io non potevo fare di più con quello che abbiamo. Sicuramente cercheremo di migliorare, di fare un ulteriore miglioramento questo weekend. Ma possiamo dire che il dispositivo di partenza fa un’enorme differenza perché le Ducati sono partite molto più veloce rispetto all’anno scorso. Yamaha sta lavorando sodo per avere il miglioramento il prima possibile. Di sicuro sono arrabbiato perché complica tanto la gara. È diverso quando parti davanti, perché puoi gestire tutte e due le gomme. Quando sei dietro devi spingere per superare e questo consuma le gomme. Quindi in questo senso siamo obbligati a migliorare in quest’area”.
Un importante test per comprendere le potenzialità dunque sarà quello di Portimao: “Non ho alcun dubbio, ho piena fiducia in Yamaha, ma bisogna mantenere la calma. Non vogliamo essere entusiasti troppo presto. Sappiamo di dover lavorare e ci saranno piste nelle quali dovremo sudare per essere più veloci del solito e dovremo spingere di più perché sarà più difficile per la moto. Ma sono pienamente concentrato e ho tanta fiducia nella moto che ho. Dobbiamo affrontare le varie gare, ma ora ci concentriamo su Doha”. E se dovesse scegliere una wildcard: “Io sceglierei sicuramente il Circuito di Barcellona, perché lì generalmente faccio abbastanza fatica ed è importante capire meglio qualcosa. Inoltre noi in Yamaha lavoriamo a stretto contatto con Cal Crutchlow e potrebbe darci una grossa mano in questo senso e potrebbe aiutarmi ad andare più veloce”.
In molti stanno cercando di fare un pronostico sul prosieguo della stagione, soprattutto dopo tutto quello che si è visto in gara domenica scorsa. Secondo Vinales, però, è ancora presto per stabilire se le forze viste in pista al debutto si confermeranno anche sugli altri circuiti: “È davvero difficile capire se quello che facciamo qui funzionerà anche in altre piste. A Losail per esempio il grip è fantastico, abbiamo tanta trazione. Però sicuramente anche se non potremo usare gli stessi dati abbiamo una certa fiducia, perché ho un buon feeling con l’anteriore e questa cosa sarà importante anche per le altre piste”.
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Vinales sul rientro di Marquez
C’è anche tanta attesa per capire quando avverrà il rientro di Marc Marquez. Il campione del mondo del 2019 prosegue il suo periodo di convalescenza e si crede che salterà anche il terzo appuntamento della stagione, quello in programma sul circuito portoghese di Portimao. Vinales, in tal senso, resta cauto: “Nessuno sa quando tornerà Marc. Per tutti è positivo che lui torni, perché per lo spettacolo è molto importante. Però noi ci concentriamo sul nostro lavoro, cercheremo di essere forti questo weekend e di esserlo altrettanto altrove. È chiaro che tutti i piloti vogliono che tutti gli avversari siano in pista”.
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Il doppio appuntamento qatariota è anche l’unico che si corre di notte e con luce artificiale della stagione. Vinales risponde a chi gli chiede la differenza tra le due situazioni, specialmente per chi sta in sella“In sostanza è molto diverso, questi weekend sono molto speciali perché si gareggia di notte e la temperatura non è così diverso, ma le luci e le gomme funzionano in modo diverso. Ma è una situazione che rende questa pista unica. A volte i risultati tra il Qatar e le altre piste sono molto diverse, anche perché il tracciato è molto particolare, quindi questa è una pista che deve essere considerata unica e devi spingere per questa. Gran parte delle moto funziona bene in Qatar e ogni pilota ha possibilità di vincere, quindi bisogna essere sempre pronti”.