Donnarumma e il rebus rinnovo: basteranno 7 milioni?

Ancora tanti dubbi e punti oscuri sul rinnovo del contratto di Luigi Donnarumma. L’estremo difensore del Milan e della Nazionale si trova avanti a un bivio.

milan donnarumma

Una delle questioni di calciomercato più spinose, in casa Milan, è quella relativa a Gianluigi ‘Gigio’ Donnarumma. Il portiere rossonero, classe 1999, come noto andrà in scadenza di contratto il prossimo 30 giugno. E, ad oggi, non ha ancora firmato il rinnovo del suo accordo con il club di Via Aldo Rossi.

Il ‘Corriere della Sera‘ oggi in edicola ha fatto il punto della situazione su Donnarumma, spiegando come il Milan intenda costruire il proprio futuro proprio a partire dalla conferma tra i pali dell’estremo difensore cresciuto in casa ed ora titolare della Nazionale Italiana di Roberto Mancini.

Questo, però, non avverrà di certo ad ogni prezzo. Secondo il ‘Corriere della Sera‘, infatti, Paolo Maldini e Frederic Massara, direttore tecnico e direttore sportivo del Milan, hanno recapitato a Mino Raiola, procuratore di Donnarumma, un’offerta che viene considerata definitiva dalla società meneghina.

Ovvero, un contratto di due anni, fino al 30 giugno 2023, con un ingaggio netto stagionale di 7 milioni di euro più uno di bonus legato all’eventuale qualificazione del Milan in Champions League. Non ci sono ultimatum da parte della dirigenza. Maldini è disposto ad aspettare Donnarumma anche fino alla fine del campionato.

Il Milan, infatti, è ben consapevole di come lo stipendio da 12 milioni di euro netti a stagione tanto agognato non possa essere assicurato da nessuno a Donnarumma. Né dal PSG né, tanto meno, dalla Juventus. Raiola questa volta ha sparato davvero molto alto per il suo assistito e la dirigenza rossonera non ha vacillato nemmeno per un momento.

Maldini conosce bene il giocatore ma soprattutto conosce bene il procuratore italiano. Questi giochi al rialzo non gli sono mai piaciuti. Chissà come finirà la telenovela.

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