Malagò: “Olimpiadi della ripartenza, zero rischi. Giappone scrupoloso”

Giovanni Malagò, numero uno del CONI, non ha dubbi in merito al regolare svolgimento dei Giochi Olimpici di Tokyo. L’evento andrà in scena nonostante i numerosi problemi dettati dalla pandemia di Coronavirus in corso.

malagò
Il presidente del CONI, Giovanni Malagò, nel corso della assemblea elettiva della Figc (Photo by Marco Rosi/Getty Images)

La pandemia di Coronavirus in corso incombe sui Giochi Olimpici 2021. I contagi a Tokyo infatti sono nuovamente in aumento, tanto che il governo metropolitano ha chiesto a quello centrale di estendere alla capitale le misure restrittive dello stato di pre-emergenza. Al momento, tuttavia, dal Giappone continuano ad arrivare rassicurazioni in merito al regolare svolgimento delle Olimpiadi, seppure queste ultime saranno blindate agli spettatori stranieri. A parlare di quanto potrebbe accadere nei prossimi quattro mesi – l’inizio dell’evento è infatti in programma a luglio – è stato Giovanni Malagò, numero uno del CONI.

Malagò sulle Olimpiadi

Giovanni Malagò, in un’intervista rilasciata nel corso della trasmissione “Non è un paese per giovani”, in onda su Rai Radio 2, ha assicurato che non ci saranno intoppi: “Le Olimpiadi di Tokyo sono al 100% confermate. Le aspetta tutto il Mondo, è un evento planetario. La cerimonia inaugurale è prevista il 23 luglio. Il Giappone è un’isola ed ha preso la decisione di vietare l’accesso di tifosi fuori dal proprio Paese e questo è stato un grande sacrificio per loro“. Nonostante ciò la Corea del Nord ha scelto di non partecipare, proprio – in base alle motivazioni ufficiali – per paura del Covid-19: “Al momento soltanto loro si sono sfilati ma lì suppongo ci siano più che altro motivazioni di natura geopolitica“.

La preoccupazione maggiore, attualmente, è rappresentata più che altro dalla diffusione della variante giapponese del virus. Poco si sa, infatti, su di essa e sulla potenziale efficacia del vaccino. “E’ circoscritta lì e chi arriva deve fare una serie di adempimenti molto attenti. Conoscendo i giapponesi sono convinto che saranno quanto mai scrupolosi nel far rispettare le misure di sicurezza previste per tutti quelli che arrivano per le Olimpiadi. Direi che saranno le Olimpiadi della ripartenza pur tra mille difficoltà. Trattandosi di un’isola qualche vantaggio c’è. Dobbiamo fare – ha sottolineato Malagò – di necessità virtù“.

Leggi anche -> Tuchel non dimentica il PSG: il gesto del tecnico dopo Porto-Chelsea

Il presidente del CONI, inoltre, si è soffermato sugli atleti azzurri che voleranno a Tokyo a luglio prossimo. Alcuni di loro avranno l’onore di portare in alto la bandiera dell’Italia in occasione della cerimonia di inaugurazione: “E’ corretto deciderlo dopo le elezioni del Coni (in programma il 13 maggio a Milano, ndr) e poi ci sono tanti atleti che si stanno allenando per qualificarsi alle Olimpiadi. Per la fine del mese di giugno verrà fuori il nome o i nomi“. E sulla possibilità che tra questi ci sia anche Alex Schwazer: “Chiediamo che la giustizia sportiva verifichi se ci siano gli elementi per riaprire il caso o meno“.

Il sogno di Alex Schwazer è di potere partecipare ai Giochi Olimpici di Tokyo (Photo by Tullio Puglia/Getty Images)

La presenza di pubblico agli Europei

Molto caldo anche il tema relativo agli Europei 2021, che si svolgeranno in modalità itineranti. Tra le tappe è presente anche Roma, ma i vertici della Uefa, affinché il programma venga rispettato, impongono al Governo italiano la presenza del pubblico sugli spalti dello Stadio Olimpico. Il ministro Roberto Speranza ha rassicurato il mondo del calcio, ma ancora nulla è certo. Da valutare, a tal proposito, anche la percentuale di tifosi che potrebbero accedere all’impianto in relazione alla sua capienza.

Leggi anche -> Calcio, torna l’Eccellenza: i campionati regionali ripartono nel weekend

L’obiettivo – ha spiegato Malagò – è ricominciare al meglio e prima possibile. Tante cose sono ricominciate, parlando di sport agonistico e professionistico, molte anzi troppe sono ferme. Fatta questa premessa bisogna programmare. Serve del tempo per pianificare tutto e, per parlare degli Europei di calcio. Mancano circa 60 giorni all’inizio. In questo caso c’è un diktat da parte dell’UEFA, diciamo più o meno elegante, che pretende la presenza di pubblico. Il problema è dire oggi, 8 aprile, che sarà concesso l’accesso“.