Porto, Conceicao: “Orgoglioso della mia squadra, meritavamo di più”

Il Porto è stato eliminato ai quarti di finale di Champions League. I biancoblù non sono riusciti a rimontare il risultato della gara di andata contro il Chelsea, nonostante la rete di Taremi nei minuti di recupero. Il tecnico Sergio Conceicao ne ha parlato in conferenza stampa al triplice fischio.

Conceicao
L’amarezza di Sergio Conceicao per l’eliminazione dalla Champions League (Photo/Getty Images)

Il sogno del Porto si spegne ai quarti di finale di Champions League. I biancoblù sono caduti sotto i colpi del Chelsea, seppure conquistando la vittoria nella gara di ritorno grazie ad una rete messa a segno nei minuti di recupero di Taremi. Il gol non è stato sufficiente tuttavia ad andare ai supplementari né tantomeno a ribaltare il risultato nel match di ritorno, terminato sullo 0-2 a favore dei Blues. Grande amarezza dunque tra le fila dei portoghesi, che hanno creduto fino alla fine nella possibilità di approdare nel penultimo atto della competizione.

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Conceicao nel post gara

Sergio Conceicao, al termine del match, ha commentato a Eleven Sport l’eliminazione della sua squadra dalla Champions League: “Sento enorme orgoglio per il gruppo di lavoro che ho e per lo sforzo che i giocatori hanno fatto per essere qui. Per non finire la Champions League ad aprile e finirla a maggio, ci vuole di più da tutti nel Paese. Oggi abbiamo giocato una partita molto al di sopra della media. Non abbiamo lasciato che l’avversario usasse le sue armi più potenti. A volte siamo entrati nell’ultimo terzo con meno definizione, ma abbiamo creato opportunità. Sono deluso, sono triste. Perché la squadra meritava di più, meritavamo di essere in semifinale. Dobbiamo riflettere su cosa non è andato bene, perché se siamo fuori è perché qualcosa non è andato bene“.

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Evanilson: “Noi superiori in entrambe le gare”

Anche Evanilson non ha nascosto l’amarezza al termine del match: “Questa eliminazione ci lascia una sensazione molto brutta. Abbiamo giocato due grandi partite, abbiamo imposto il nostro ritmo, siamo stati superiori in entrambe le partite. Credevamo di poterla ribaltare. Dobbiamo continuare a lavorare e concentrarci sul campionato. Siamo però orgogliosi di essere arrivati fin qui, di avere portato l’FC Porto tra le otto migliori squadre d’Europa. Continueremo a lavorare per raccogliere i frutti“, ha sottolineato a Eleven Sport. E sul momento personale: “Ho sempre creduto nella fiducia del tecnico e nelle mie qualità e la prova è stata la partita di Madeira, per la Coppa del Portogallo, in cui sono entrato e ho segnato un gol. Lavorerò per migliorarmi ancora di più“.

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Oliveira: “Questo è il calcio, ora testa al campionato”

Infine, ai microfoni di Eleven Sport, è intervenuto anche Sergio Oliveira: “Finisce per essere frustrante e triste, ma è il calcio e dobbiamo essere orgogliosi del percorso che abbiamo fatto in questa Champions League e anche in questo doppio confronto con il Chelsea. In molti momenti siamo stati addirittura superiori al Chelsea. In due partite con il Chelsea. Siamo stati penalizzati con due mancanze di attenzione, ma gli errori non sono mai individuali, ma di tutta la squadra. Adesso dobbiamo passare al nostro campionato, che è il nostro obiettivo principale”.

E ha aggiunto: “Il Chelsea ha avuto l’idea di questa partita per gestire un po’ il tempo, dato che erano due gol in vantaggio. Hanno cercato di calmare la pressione e l’intensità che abbiamo messo in gioco, a volte ci sono riusciti, ma siamo riusciti a imporre la nostra intensità ed è stato un peccato quel gran gol così a fine partita, ma ci tengo a ribadire ancora: dobbiamo essere molto orgogliosi del percorso che abbiamo fatto in questa Champions League, avevamo due gol di svantaggio e ovviamente volevamo segnare il prima possibile, ma non ha funzionato. Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo e questo è il calcio. Sono un tifoso dell’FC Porto e se fossi fuori sarei orgoglioso di questa squadra. Abbiamo giocato ad armi pari e abbiamo dimostrato di essere forti“.