La Roma è in semifinale, dopo una partita sofferta con l’Ajax che era in vantaggio e minacciava seriamente la qualificazione. Il timbro di Dzeko le dà il lasciapassare per l’Old Trafford. Fonseca ai microfoni di Sky Sport.
E’ una serata che rimarrà nella storia, serviva una partita così. Aveva detto che avreste dovuto essere perfetti. Magari proprio perfetti non siete stati, ma è stata comunque una prova di grande personalità... Si, ma devo dire che abbiamo avuto più problemi ad Amsterdam, oggi abbiamo controllato bene il loro attacco. Loro sono fortissimi, ma penso che difensivamente abbiamo fatto bene.
C’è l’orgoglio di rappresentare l’Italia in una competizione europea? Sì, fra l’altro per me è la prima volta che porto una mia squadra in semifinale, per cui è un grande motivo di soddisfazione. Per la Roma e per tutta l’Italia calcistica.
E’ più contento del risultato o di come è arrivato questo obiettivo? Sono soddisfatto per entrambi i motivi. Ajax è una grandissima squadra, anche se oggi abbiamo fatto una partita molto concreta. Abbiamo gestito bene il vantaggio maturato all’andata.
Cosa cambia adesso nei suoi rapporti con la società, sarà l’allenatore della squadra l’anno prossimo? Nulla, non cambia niente. Non so se l’anno prossimo allenerò la Roma. Ma so che la prossima gara di sicuro sarò l’allenatore della Roma (sorride).
Con la proprietà, come vede i Friedkin? Sono da settimane molto vicini alla squadra, questo è un ottimo segnale… Come sempre, li ho sentiti vicini, ma come dal primo giorno del resto.
Nelle difficoltà vi siete esaltati come gruppo. Se rivediamo il gol della Roma, si può notare come la rete nasca da un’azione da dietro che si sviluppa palla al piede, senza lanci lunghi, senza buttare via il pallone, ma con una costruzione ragionata. Questo è segno di personalità, che ne pensa? Sì, è una situazione con palla giocata da dietro, del resto Brian (Cristante) è un giocatore di qualità. Poi Calafiori ha fatto molto bene sulla fascia e siamo riusciti a segnare con Dzeko.
Ecco, proprio di lui volevamo parlare. Come va adesso? Pare che tutto quello che è accaduto, lo abbia reso più motivato di prima… Sì, è molto motivato e lavora per la squadra, è un buon momento per lui.