L’argomento Superlega agita il calcio europeo, di poco fa la presa di posizione della Federcalcio Italiana, mentre la Uefa continua la battaglia.
Dopo LaLiga e la Federcalcio tedesca, anche l’Italia del pallone si schiera sulla Superlega. Lo fa con le parole del presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Gravina che sono in linea con quelle delle altre Federazioni, e cioè contro il progetto. “Il calcio è dei tifosi – ha detto Gravina — l’unica riforma percorribile è quella nata dalla proposta Uefa sulla Champions, ogni tentativo di fuga in avanti è irricevibile e dannoso per il calcio europeo l’adesione a questo progetto pone gli stessi club fuori dal contesto riconosciuto dalla Fifa”.
La Uefa conferma la battaglia contro la Superlega
Il muro delle federazione italiana si alza a poche ore da un momento importante della giornata. Alle 17,30 ci sarà una riunione dei diciassette club del massimo campionato, tutti meno i tre aderenti alla Superlega: Juventus, Inter e Milan. Sarà un colloquio per capire come affrontare la situazione. Alcuni esponenti delle società hanno già parlato oggi, Carnevali, AD del Sassuolo, ha dichiarato di sentirsi preso in giro dalle big, ancora più duro Vrenna, presidente del Crotone: “la fine del calcio in Italia. Se prevarrà unicamente l’aspetto economico a discapito della competizione, il mondo del calcio perderà tutto il suo fascino”.
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La lotta è quindi appena iniziata e la Uefa, che ieri aveva attaccato duramente i club della Superlega minacciandoli dell’esclusione da tutte le competizioni, oggi rincara la dose. Il presidente Ceferin ha dichiarato: “La Superlega è una proposta orribile, i pochi club aderenti sono mossi da avidità. I giocatori impegnati in Superlega non giocheranno né il Mondiale né l’Europeo, non potranno essere convocati in nazionale. È uno sputo a chi ama il calcio, non lasceremo che ce lo portino via. È una proposta disonorevole ed egoista”.